Da Attilio Pozzi a Maurizio Damilano: 87 anni di storia del "record" dimenticato sull'ora di marcia |
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Lunedì 28 Novembre 2016 12:31 |
Marco Martini non finisce mai di sorprendere anche noi che lo conosciamo da tanto tempo. Le sue ricerche non sono mai banali, scopiazzate qua e lá o rifritture di ricerche altrui. Il suo esempio dovrebbe animare le strutture sportive e spingere i ricercatori a conoscere per davvero la vicenda sportiva. Ma chissenefrega! Oggi conta il businness, l'approssimazione, le ricerche (ma quali ricerche! non mi faccia ridere, diceva Totó) che altro non sono che spezzoni incollati insieme, di cose trite e ritrite. Per fortuna che abbiamo ancora Martini, Sergio Giuntini, Alberto Zanetti Lorenzetti, che scavano, selezionano, passano al microscopio. E non raccontano favolette metropolitane che ascoltiamo da decenni, sempre uguali, noiose, banali.
Stavolta Marco ci invita a riconsiderare la progressione della migliore prestazione di una prova caduta nell'oblio, colpa di inette strutture sportive che si sforzano di inventare il "nuovo" dimenticando il "tradizionale": l'ora di marcia. All'inizio fu anche record riconosciuto dalla Federazione internazionale che, alla prima stesura dei primati mondiali, riconobbe un 13.275 metri del britannico George E. Larner, realizzato a Londra, stadio di Stamford Bridge. Ultimo tempo riconosciuto il 13.812 dello svedese Mikaelsson nel 1945. Poi solo roba per poveri archivisti.
Martini ci racconta e ci documenta le vicende di casa nostra. In 87 anni, da Attilio Pozzi a Maurizio Damilano, con un progresso di 4882 metri. Nel ringraziare Marco di questo nuovo contributo, una domanda al nostro amico Maurizio: perchè non pensare di organizzare una golden, diamond, platinum, o qualsiasi altro materiale prezioso, ora di marcia a Saluzzo, patria della specialità, una volta l'anno? Non sarebbe ora di rispolverare la nostra atletica, in barba a tutti i nuovi ridicoli "format"?
Che distanza riesci a coprire in mezz’ora, un’ora, due ore di tempo? Quanto impieghi a correre o marciare per dieci, cinquanta, cento chilometri? O ad andare da Milano a Monza come l’inventore del moderno podismo italiano Achille Bargossi? Sono le più tipiche sfide podistiche di una società come quella del XIX secolo, figlia di una rivoluzione industriale che imponeva, molto più che in epoche precedenti, ritmi di produzione in rapporto alle ore lavorative. La gara dei 60 minuti, quando ancora le «distanze olimpiche» non erano state codificate, era tra le più rinomate. Non era solo una competizione, ma un simbolo. Un simbolo che ha continuato a rivestire un certo fascino anche nel secolo XX. Ormai è materia per soli appassionati di storia, gli unici forse ai quali può interessare la ricostruzione della cronologia del primato italiano di marcia (maschile) dell’ORA su pista che proponiamo.
Cronologia del primato italiano per un’ora di marcia su pista
10.050m
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Attilio Pozzi
(Club Pedestre Milano)
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(1) Milano
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12-12-1897
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10.885m^
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Giulio Costamagna
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(tp) Torino
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24-8-1898
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10.440m*
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Pietro Cigolini
(Club Sport Audace Torino)
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(1) Torino
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27-8-1899
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10.916m
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Alete Del Canto
(S. Podistica Lazio)
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(tp) Roma
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28-7-1901
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11.133,25m
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Adolfo Azzali
(Forza e Coraggio Roma)
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(tp) Roma
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24-11-1901
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11.196,40m^
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Romano Zangrilli
(S. Podistica Lazio)
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(tp) Roma
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24-11-1901
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11.742m^
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Luigi Bigiarelli
(US Ouest Paris, «pro»)1875
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(tp) Parigi
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16-2-1902
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11.147,85m
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Zangrilli
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(tp) Roma
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11-9-1904
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11.610m
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Virginio Sabel
(Atalanta Torino)
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(tp) Torino
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20-11-1904
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11.725m
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Arturo Balestrieri
(Virtus Roma)1874
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(tp) Roma
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27-12-1905
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11.890m^
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Donato Pavesi
(Post Resurgo Libertas MI)1889
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h(p) Milano
Sempione
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20-11-1910
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12.228m
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Pavesi (Pro Gorla)
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(p) Milano
Sempione
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19-3-1911
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12.406m●
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Pavesi
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(tp) Milano
Sempione
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16-4-1911
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13.284,22m
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Ferdinando Altimani
(U.S. Milanese)1893
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(tp) Milano
USM
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19-7-1913
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13.403,07m
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Altimani
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(tp) Milano
USM
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29-7-1913
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13.467m
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Vittorio Visini
(Carabinieri)1945
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(tp) Bologna
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15-4-1972
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13.500m
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Visini
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(p) Fiorenzuola
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8-4-1973
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13.516,45m
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Armando Zambaldo
(Fiamme Gialle)1943
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(p) Roma
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8-4-1973
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13.580,85m
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Visini
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(p) Bologna
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19-4-1973
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13.681m
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Visini
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(1) Bologna
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3-11-1973
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13.764m
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Zambaldo
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(p) Roma
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20-4-1974
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13.869,9m
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Visini
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(1) Bologna
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22-10-1977
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13.916m
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Visini
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(p) Vicenza
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19-11-1977
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14.003m
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Maurizio Damilano
(Fiat Iveco Torino)1957
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(p) Torino
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7-5-1978
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14.040m
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Alessandro Pezzatini
(Fiamme Gialle)1957
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(p) Roma
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15-4-1979
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14.438m
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Damilano
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(p) Fana/
Bergen
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26-5-1979
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14.648,96m
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Damilano
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(5) Monterrey
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26-3-1980
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14.709,48m
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Damilano
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(p) Roma
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17-4-1982
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14.932m
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Damilano
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(1) Como
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15-9-1984
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* altre fonti 10.444m e 10.450m
^ non omologato
● gara vinta dalla coppia Bertola & Vitali, che si alternarono contro Pavesi, con metri 12.576
m = metri, tp = tentativo di primato (a volte durante gara più lunga, ma comunque sempre con previsto tp sull’Ora), h = gara a vantaggi (handicap),
p = di passaggio durante gara più lunga
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Ultimo aggiornamento Lunedì 28 Novembre 2016 15:16 |
Questo comunicato è destinato esclusivamente ai soci aderenti in conformità con il nuovo Statuto |
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Domenica 27 Novembre 2016 13:22 |
Come anticipato nella precedente comunicazione, stiamo procedendo ad una parziale ristrutturazione del sito del nostro Archivio Storico, per ora sui contenuti, in seguito anche sulla grafica. Questa volta ci rivolgiamo esclusivamente ai soci che, a oggi, hanno versato la quota annuale 2016 come previsto dallo Statuto approvato nell'aprile scorso all'Assemblea di Firenze. Ricordiamo ancora, a costo di essere pedanti, che da quest'anno la quota è obbligatoria ai fini di essere considerati "soci". Invitiamo tutti i soci ad aprire la Sezione "Consiglio Direttivo e Soci" che contiene la lista aggiornata dei nostri aderenti. Invitiamo ciscuno ad una attenta lettura dei propri dati personali (indirizzo, numero o numeri di telefono, indirizzo di posta elettronica). Nel caso questi dati siano corretti non serve mandare nessuna risposta, in caso contrario, per favore, fateci sapere le modifiche da effettuare. |
Ultimo aggiornamento Domenica 27 Novembre 2016 15:55 |
Avviso ai naviganti: alcune modifiche sulla pagina principale di questo nostro sito |
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Mercoledì 23 Novembre 2016 14:25 |
Forse qualcuno se ne sarà già accorto, ma magari ci illudiamo. In ogni caso meglio dare delle informazioni dirette ai nostri soci e ai nostri utenti che, dai numeri che registriamo, sono diventati un bello "zoccolo" consistente per una pubblicazione che si usa definire "di nicchia". Abbiamo cominciato a lavorare su alcuni cambiamenti che ci sono sembrati necessari. Niente di sconvolgente, per carità, stiamo parlando di ritocchi.
Il primo, sicuramente il più facile, che abbiamo messo in atto è la cancellazione - parliamo della colonna di sinistra della nostra copertina - di quella rubrichetta che avevamo chiamato "Mercatino", del compro, vendo, scambio, ecc. Abbiamo dovuto prendere atto che era completamente inutile, essendo stato utilizzato da pochissime persone. In compenso, sono parecchi quelli che ci scrivono per vendere riviste e libri di atletica. Bene, ci fa piacere, ma fateci capire: noi mettiamo un servizio e a noi cosa viene in tasca? Nulla. Allora, da oggi in avanti abbiamo deciso di operare così: daremo sempre notizia di richieste di questo tipo che vengano da soci in regola con il versamento della quota annuale. Agli altri che vogliano usufruire delle nostre pagine chiediamo di diventare soci. Noi non riceviamo e non abbiamo mai ricevuto sovvenzioni pubbliche, federali, ma solo aiuti di amici personali o di soci che hanno messo le mani nelle loro proprie tasche.
E visto che ci siamo parliamo anche di coloro che ci scrivono perchè ci chiedono la carriera atletica del nonno, dello zio, dell'amico dello zio, e via cantando. Oppure quelli che vorrebbero che fossimo noi a fare le ricerche per le proprie società in occasione di anniversari. Ci fa piacere che queste persone ripongano in noi questa fiducia, ma vorremmo chiarire che noi non abbiamo una struttura di persone che si mette a ricercare e scrivere su commissione. Siamo un gruppo di amici che ancora - per quanto? - sono appassionati di storia dell'atletica, italiana in particolare. Siamo disponibili a dare, ma ci farebbe piacere anche ricevere: mai l'offerta di una pubblicazione interessante, o di una foto storica, o di materiale del nonno o dello zio. Oppure che si chieda di comperare una copia (dicesi una) della nostra Storia dei Campionati italiani, che adesso è arrivata al 1944. Solo richieste. Capite che....e ognuno pensi quello che vuole.
Di altre modifiche su cui stiamo lavorando daremo conto appena completate. Ultima noticina che speriamo raggiunga tutti coloro che non si sono messi in sintonia con il nostro nuovo Statuto approvato lo scorso mese di aprile: la quota di adesione alla A.S.A.I. è ora un obbligo, piccolo piccolo vista l'entità della quota. La fine dell'anno di avvicina, uno sforzettino? Le coordinate per versare la quota sono ben visibili nella Sezione "Benvenuti in ASAI". Al 31 dicembre...chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 24 Novembre 2016 08:04 |
Nuovo accordo di collaborazione fra l' A.S.A.I. e la Commissione degli statistici e storici polacchi |
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Venerdì 18 Novembre 2016 12:35 |
Qualche tempo fa (per essere onesti, parecchio tempo fa) Ottavio Castellini ha incontrato, in Polonia, Janusz Rozum e alcuni altri membri della Commissione degli storici e statistici della Federazione polacca di atletica (PZLA). Durante un cordialissimo incontro in un ufficio dello stadio di Bydgoszcz, cui era presente anche il nostro socio spagnolo Paco Ascorbe, si è discusso della possibile collaborazione fra i due gruppi. All'interno della Federazione polacca Janusz e soci sono molto attivi. Per la verità lo sono sempre stati perchè anche in passato le pubblicazioni statistiche sono state un fiore all'occhiello di una Federazione che in atletica ha avuto grandi campioni e straordinari momenti nella sua storia sportiva, livello che che ha saputo in parte conservare anche negli anni di difficoltà.
Fa onore alla Federazione questa attenzione che ha costantemente avuto per la parte storico-statistica: bei libri ricchi di dati, un sito Internet aggiornatissimo e completo, una disponibilità encomiabile, amichevole, senza remore e gelosie che spesso frenano certi "puffi buffi" in giro per il mondo, un microcosmo che dovrebbe invece avere come obiettivo quello di allargare la conoscenza del nostro. Quello che invece vediamo crescere è la folla dei somari.
Il primo passo dell'accordo è stato uno scambio di pubblicazioni del nostro Archivio con alcuni degli ultimi libri prodotti dai nostri amici polacchi, libri che ora sono disponibili nello spazio riservato all'A.S.A.I., all'interno della "Collezione Ottavio Castellini", a Navazzo, sul lago di Garda. Provvederemo a far avere la raccolta completa dei nostri libri per la biblioteca della Federazione polacca. Siamo certi che verremo ricambiati con uguale moneta, lo diciamo per esperienza diretta.
Il primo argomento su cui lavorare in comune è stato indicato nella ricerca sugli incontri che hanno visto impegnati i polacchi e gli azzurri. La Polonia è stata una delle prime Nazioni che si è misurata con l'Italia. Primo match a Roma, al Motovelodromo Appio, il 21 aprile 1927; era la terza Nazione dopo la Cecoslovacchia e l'Ungheria che avevamo affrontatto nel 1925 e 1926.
Nelle foto, in alto, da sinistra, Paco Ascorbe, Janusz Rozum, Daniel Grinberg, Ottavio Castellini, Leszek Luftman, Stefan Pietkiewicz. In basso, a sinistra, Castellini e Rozum si scambiamo i rispettivi libri; a destra, foto ricordo Janusz, Ottavio e Paco. |
Ultimo aggiornamento Venerdì 18 Novembre 2016 15:49 |
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