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Per i cultori della lingua di Voltaire, Montesquieu, Racine, Dumas, Proust... PDF Stampa E-mail
Domenica 01 Ottobre 2017 16:04

Bonjour à toutes et à tous,                         

A​u nom de la Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme, j'ai le plaisir de vous adresser la 72ème lettre mensuelle d'informations avec son traditionnel résumé des études réalisées ou mises à jour au cours de septembre que vous pouvez consulter plus en détail via le lien suivant :https://cdh.athle.com/ 

Merci a M. Gilbert Rosillo.

Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Ottobre 2017 13:28
 
Le gare di Adolfo Consolini al Campo Polisportivo "Lamarmora" di Biella PDF Stampa E-mail
Giovedì 28 Settembre 2017 05:00

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Si è pappato un bel numero di chilometri il nostro socio Bruno Cerutti, partito da Coggiola, provincia di Biella, e arrivato a Castenedolo, provincia di Brescia, per assistere al Memorial Adolfo Consolini. Una valida ragione l'aveva: si esibiva quel pomeriggio - e poi avrebbe snocciolato i suoi ricordi in serata nella parte chiacchierata del Memorial -  anche quel Carmelo Rado, che, pur non essendo nativo della città di Quintino Sella, svolse buona parte, quella inziale, della sua lunga, anzi lunghissima, carriera nella società Unione Giovane Biella, e con questi colori, sotto la maglia azzurra, si classificò settimo ai Giochi Olimpici di Roma 1960. 

Cerutti non ha fatto solamente atto di presenza, graditissima agli organizzatori, ma ha anche portato una raccolta di articoli che i giornali biellesi pubblicarono in occasione delle gare che Consolini disputò al Campo Polisportivo "Lamarmora". Già in occasione della Assemblea dell'A.S.A.I. a Piacenza lo scorso aprile, Bruno aveva mostrato parte di questo interessante materiale sul campione di Costermano, del quale ricorre il centenario della nascita, come andiamo scrivendo dallo scorso gennaio.

Quattro furono le sue presenze agonistiche nell'arco di venti anni 1939 - 1959 nella città capitale laniera d'Italia, con tessuti invidiati in tutto il mondo, perfino dai cosiddetti snob. Biella era chiamata la "Manchester d'Italia". Un piccola curiosità extra atletica: la località dove vive Cerutti, Coggiola, fu la sede dove la famiglia Fila (undici fratelli), nei primi anni del '900, diedero vita alla omonima azienda tessile, il Lanificio di Coggiola, dopo aver partecipato alla creazione della Loro Piana & Fila. Il marchio Fila ha avuto una notorietà enorme nello sport vestendo grandi campioni, e anche in atletica ebbe il suo momento di gloria negli anni '90 con uno squadrone di maratoneti, la maggior parte provenienti dal Kenya. 

Adesso conviene lasciare la parola al testo con cui l'amico Bruno apre il suo lavoro. Sola una piccola coda: ce ne fossero altri come lui...

Adolfo Consolini gareggia a Biella quattro volte:

24 settembre 1939 - Gran Premio Città di Biella

22 ottobre 1950 - Gara nazionale di lancio del disco in occasione dell'incontro Biella - Trivero

10 giugno 1951 - Semifinale del Campionato italiano di società

20 settembre 1959 - Incontro triangolare C.S.Pirelli - A.A.A.Genova - Unione Giovane Biella

Nella prima occasione, Consolini è uno tra i campioni citati nel sottotitolo dell'articolo con cui il bisettimanale locale "Il Biellese" presenta l'avvenimento. Dopo l'evento, il nome di Consolini compare solo nei risultati delle due gare cui ha partecipato (primo nel disco con 46.55 e terzo nel peso con 13.38), mentre nell'articolo c'è praticamente spazio solo per il confronto sui 5000 tra Giuseppe Beviacqua e Luigi Pellin (triverese d'adozione e per molti anni militante della locale Società Pietro Micca). il 46.55 rappresenta la nona misura stagionale nel 1939.

Nella seconda occasione c'è una grande attenzione attorno all'evento: Consolini e Tosi hanno occupato i primi due gradini del podio alle Olimpiadi di Londra del 1948 e tutti gli sportivi italiani si aspettano che Consolini riconquisti il primato mondiale che gli è stato sottratto dallo statunitense Gordien. A Biella viene organizzata una gara nazionale in contemporanea con un incontro tra due rappresentative locali (Biella contro Trivero), qualche partecipante di rilievo rinuncia all'ultimo momento, ma i due assi ci sono. Consolini e Tosi sollevano molto entusiasmo, il record non arriva, ma il 53.90 di Consolini rappresenta la settima sua misura nel 1950.

Nella terza occasione il giornale pubblica addirittura il nome di tutti i partecipanti, ma il risultato di Consolini non soddisfa il cronista che forse si attendeva una misura di maggior livello (il 52.51 resta comunque la sua ottava misura del 1951.

Nell'ultima occasione, l'evento arriva la settimana successiva ai Campionati italiani assoluti in cui Consolini prevale su Rado, con questi che gli arriva a soli 43 centimetri (52.63 a 52.20). Ci sono tutte le premesse per una grande gara perchè Rado è biellese d'adozione e si allena sulla pedana che li ospita per la competizione. Vince Consolini con 54.78, sua miglior misura del 1959, mentre Rado, qui secondo con 53.20, riuscirà una settimana dopo a Bolzano a superare Adolfo a più di otto anni dell'ultima sconfitta per opera di un atleta italiano (Tosi, ovviamente...).

Nella foto, che dobbiamo alla cortesia di Bruno Cerutti: siamo allo stadio "Lamormora" di Biella, il 22 ottobre 1950, nella foto ricordo con atleti dell'E.N.A.L. Zegna Trivero e di Biella, insieme a dirigenti e organizzatori locali, spuntano le tute "Italia" di Adolfo Consolini e di Beppe Tosi, inconfondibile con la sua stazza da corazzata più che da corazziere.

Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Settembre 2017 06:16
 
Il Memorial Adolfo Consolini visto attraverso l'obiettivo di Marco Peiano PDF Stampa E-mail
Lunedì 25 Settembre 2017 20:23

Ultima puntata fotografica sul Memorial Adolfo Consolini, celebrato a Castenedolo l'8 settembre scorso. Stavolta vi presentiamo il lavoro di Marco Peiano, nostro socio, che va ad aggiungersi a quelli di sua sorella Chantal e di suo cognato Pietro. A tutti loro il nostro ringraziamento per la disponibilità in questa occasione, nella quale, oltre alla Atletica Virtus Castenedolo che ha gestito brillantemente l'evento, era direttamente coinvolto, insieme ad altri, anche il nostro Archivio Storico. Ringraziamenti che estendiamo anche a Elio e Marco Forti per il loro contributo alla buona riuscita dell'iniziativa, e a Enzo Gallotta per l'impegno a diffondere le notizie ai media bresciani e veronesi.

Le foto di Marco Peiano sono pubblicate a questo indirizzo.

Ultimo aggiornamento Lunedì 25 Settembre 2017 20:50
 
Uno scambio di lettere datato 1973 fra Salvatore Massara e Bruno Bonomelli PDF Stampa E-mail
Sabato 23 Settembre 2017 00:00

Carissimo Bruno,

dopo la mia clandestina partecipazione olimpica ove, a dispetto del CONI e della emarginazione decisa dalla Federstampa italiana contro i pubblicisti, sono egualmente riuscito...

Caro Salvatore,

sei mesi fa, o giù di lì, al mio ritorno da Monaco ho fatto testamento. Clausola sportiva: a)...

Questi sono gli incipit di due lettere che il nostro segretario Alberto Zanetti Lorenzetti, uno dei due "conservatori" dell'imponente archivio di Bruno Bonomelli, ci ha mandato, prendendo spunto dai due articoli che abbiamo dedicato al giornalista Salvatore Massara (una cronaca del bollettino della Federazione italiana datato 1950 sulla vittoria del giovane marciatore nella finale del Trofeo Pavesi e un elegante ricordo scritto da uno dei nostri soci fondatori, Augusto Frasca). Sono copie di una lettera di Massara e la risposta di Bonomelli, datate 1973. Scrive Zanetti:"Il ricordo di Massara pubblicato sul sito ASAI mi ha fatto ricordare di aver visto, fra le carte di Bonomelli, un carteggio fra i due personaggi. In allegato la riproduzione della lettera di Massara (che pone dei quesiti) e la risposta in puro stile bonomelliano". Due documenti che servono ad aggiungere qualche dettaglio alla personalità dei due personaggi.

Per leggere le due lettere entrare su questo indirizzo. Le lettere si possono ingrandire a piacere per consentirne la agevole lettura.

Ultimo aggiornamento Domenica 24 Settembre 2017 17:18
 
Il Memorial Adolfo Consolini visto attraverso l'obiettivo di Chantal PDF Stampa E-mail
Giovedì 21 Settembre 2017 12:00

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Quando vi abbiamo detto che al Memorial Adolfo Consolini, a Castenedolo, erano presenti più fotografi che ai Campionati del mondo, pur facendo una tanticchia di tara alla presuntuosa affermazione, non scherzavamo del tutto. Oggi vi presentiamo gli scatti di Chantal Peiano Delpero, e già vi avvertiamo che non è finita qui, abbiamo in serbo altri servizi fotografici, quello di Chantal è disponibile da adesso sul sito https://www.collezioneottaviocastellini.com/.

Cogliamo l'occasione per fare un riassunto finale della partecipazione al Memorial Consolini. Questi i partecipanti che hanno onorato l'esibizione: Carmelo Rado, Diego Fortuna e la figlia Diletta, Luciano Zerbini, Oney Tapia, Domenico Canobbio (da quaranta anni primatista bresciano del lancio del disco, 50.04 nel 1977), Renato Biatta, Aronne Romano e suo figlio Michele, Francesca Ceccarelli, Veronica Rossetti (la quale dopo l'esibizione castenedolese ha vinto i titoli lombardi juniores sia nel disco che nel peso, e il mercoledì successivo, a Chiari, ha migliorato il proprio primato personale nel disco con 41.82, la signorina gareggia per l'Atletica Brescia 1950), Arnaldo Pini, atleta della Pro Sesto, Alberto Panzarin (58.84 nel 1998, oggi responsabile tecnico delle Fiamme Azzurre). Per motivi familiari, all'ultimo momento ma ampiamente giustificato, non ha potuto essere presente Hannes Kirchler, il quarto italiano nella lista di ogni tempo a superare i 65 metri.

Ospiti graditi Franco Sar, Gaetano Dalla Pria, Adolfo Rotta (che insieme a Rado hanno poi ricordato la figura del campione di Costermano nel successivo incontro con il pubblico); inattesi Gian Carlo Sisti, velocista che gareggiava con la maglia Pirelli, Fabio Monti, figlio del mai dimenticato Carlino Monti, medaglia di bronzo con la staffetta 4 x 100 ai Giochi Olimpici di Londra 1948, dove Consolini vinse l'oro e Beppone Tosi l'argento nel disco, unica doppietta nella storia olimpica italiana. Fabio è stato per molti anni giornalista alla redazione sportiva del "Corriere della Sera". Infine, altro campione che le Olimpiadi le ha vissute da vicino, Dario Badinelli, cresciuto nella famiglia della Virtus.

Nutrita anche la presenza di soci del nostro Archivio Storico. Viaggio lunghetto per Bruno Cerutti, venuto da Coggiola, provincia di Biella, dove è atleticamente cresciuto Carmelo Rado, che ha vestito i colori della Unione Giovane Biella (colori che lo accompagnarono ai Giochi di Roma); Alberto Zanetti Lorenzetti con la signora Rosa, Giuseppina, Luciano e Marco Peiano, Elio e Marco Forti, e due atleti che si ricordano bene quel magico anno 1960: i bresciani Albertino Bargnani e Giulio Salamina, due "prodotti" della nidiata di Bruno Bonomelli. Qualche schizzo di ricordi dei due in quell'anno: Bargnani (che quell'anno stava alle Fiamme Oro Bari) nono al cross nazionale di Iseo (quel "Cross delle Torbiere" inventato da Bonomelli) e pure nono al Campionato nazionale di campestre a Viareggio; Giulio Salamina, che tirava la lima ogni giorno in fabbrica, allora tesserato per l'Atletica Brescia 1950, categoria allievi, secondo a Iseo, decimo ai "nazionali", settimo alla "Cinque Mulini" nella gara mista juniores - allievi.

Questa ve la dobbiamo raccontare. Salamina chiede ad un organizzatore:" Chi è quel signore lì, mi pare di conoscerlo...". È Gian Carlo Sisti...Giulio lo raggiunge in un balzo da corridore di 3000 metri siepi e snocciola:" Ottolina - Sardi - Sisti - Vincenzi, Arena di Milano, primato nazionale di società della 4 x 100, 41 e argotina..." traduzione dal dialetto del monaco Arnaldo, poi abbrustolito per eresia: argotina uguale qualcosina. Ci son voluti due robusti discoboli a sostenere Sisti, stordito da questo colpo da Toro Scatenato (il povero Jack La Motta che un paio di giorni fa ha lasciato la dimora terrena a 96 anni). Il tempo esatto, dopo nostro accurato controllo, fu 41.2. E bravo Giulio! Un approfondimento di questa notizia si può leggere in questa pagina.

Nelle foto: un gruppo di discoboli e di ospiti; a sx, la riproduzione della cartolina ricordo dell'evento che è stata consegnata a tutti i presenti alla esibizione e alla successiva serata: Adolfo Consolini pronuncia il giuramento olimpico a nome di tutti gli atleti partecipanti ai Giochi della XVII Olimpiade Roma 1960.

Ultimo aggiornamento Venerdì 22 Settembre 2017 14:46
 
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