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Canobbio e quel record eterno: il commento di Paolo Marabini PDF Stampa E-mail
Lunedì 30 Aprile 2018 17:52

Ha scritto (e per questo lo ringraziamo) Paolo Marabini, componente del Direttivo della nostra A.S.A.I., sulla sua pagina FB, trampolino di lancio quotidiano di notizie sull'atletica bergamasca:

La ricorrenza cade il 13 agosto. E quella dei 40 anni ce la siamo già messa alle spalle l’estate scorsa. Ma sono solo dettagli, che non hanno impedito a Domenico Canobbio di essere degnamente festeggiato alla Trattoria “Al Gallo” di Rovato, su iniziativa dei promotori del progetto “Sognando Olympia” e dell’Atletica Virtus Castenedolo. Il 13 agosto del 1977, a Varsavia, nell’incontro fra Italia e Polonia juniores, il buon Domenico scagliava il disco da 2 kg oltre la barriera dei 50 metri: 50.04 per la precisione. Nessun bergamasco era mai andato oltre quel muro. Ma la cerimonia di venerdì sera a Rovato - con tanto di consegna di un bellissimo Trofeo e la riproduzione della pagina del Giornale di Brescia che dette conto della prodezza - aveva un altro significato: celebrare il record provinciale bresciano più longevo.

Nato il 13 settembre 1958 a Costa Volpino, Domenico gareggiava infatti per l’Atletica Fiat OM di Brescia, dove era seguito dal prof. Angelo Romele. Se quel 50.04 fa ancora bella mostra in vetta alla graduatoria bresciana, in quella targata BG - intendendo riservata ad atleti bergamaschi di nascita - è pur sempre la quarta all-time, alle spalle dei 59.98 di Giulio Anesa, dei 52.72 di Costantino Cattaneo (ovvero colui che solo nel 1994 ha sfilato a Canobbio il record bergamasco assoluto) e dei 51.29 di Federico Zucchinali. 

La carriera di Canobbio, impreziosita da un titolo italiano allievi e da un titolo italiano juniores, oltre che da una maglia azzurra under 20 nel citato Polonia-Italia, ha purtroppo avuto vita breve. Dopo l’anno di naja nell’Aeronautica Militare, il nostro ha provato a insistere. Ma di lanci non si vive. E, sfumato l’ingresso in un corpo militare dove poter fare atletica a tempo pieno, è stato costretto - come tanti altri talenti senza santi in paradiso - a riporre il disco in soffitta. Peccato. Ma quegli anni di successi non glieli sfila nessuno. E il suo record, intanto, aldilà dell’Oglio continua a resistere.

Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Aprile 2018 17:58
 
Neppure la Legge Fornero manda in pensione il primato di Domenico Canobbio PDF Stampa E-mail
Domenica 29 Aprile 2018 07:18

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Qualche volta si parla ancora di atletica. Come venerdì sera, in una sala della Trattoria "Al Gallo" di Rovato, siamo ormai nella celebrata e giustamente famosa spumeggiante Franciacorta, davanti a piatti della tradizione locale (trippa in brodo e manzo all'olio da leccarsi i baffi) una ventina di amici, parecchi atleti di un bel tempo andato, si sono stretti attorno a Domenico Canobbio per rendergli omaggio. Motivo della serata? Lo dicemmo qualche giorno fa: il ricordo del primato bresciano che il discobolo venuto dalla Valcamonica stabilì in uno stadio di Varsavia, il 13 agosto 1977, in occasione dell'incontro fra le squadre nazionali juniores (noi siamo alla vecchia, oggi dovremmo scrivere Under 20, queste le grandi innovazioni dell'atletica...) di Polonia e Italia. Aveva diciannove anni il giovanotto, era allenato dal "prof" che lo aveva avviato all'atletica, Angelo Romele, in patria vestiva i colori della società bresciana Fiat OM Brescia. Quel giorno d'agosto di oltre quarant'anni fa tirò il rotondeggiante artefatto a 50.04, vinse la gara, lasciò a quasi tre metri Luciano Zerbini, che era ancora allievo di categoria (sorry, Under 18...), e ancor più dietro i due polacconi. Meritava di andare agli Europei di categoria che si sarebbero disputati di lì a pochi giorni in Unione Sovietica, a Donetsk, capitale della regione carbonifera del Donbass che Ukraine era, è e vorrebbe rimanere. Non ci andò, Domenico, a Donetsk, e fu un peccato, perchè la finale era alla sua portata, se non addirittura qualcosa di meglio. Vinse un armadio sovietico a tre ante, Yuriy Dumchev, che sei anni dopo, sfiorerà i 72 metri, cifra che è tuttora primato della Russia. Con poco più di 52 metri si andava sul podio, Domenico li aveva nel braccio, ma non partì, difficoltà di visto, dissero, va a sapere...

Quattro decenni son passati e il 50.04 resiste granitico in cima alla lista dei migliori bresciani che hanno tentato di imitare il bronzeo discobolo di Mirone (chissà come era davvero in originale...). Occasione, quella di venerdì sera, per parlare di ieri, dell'altro ieri, dell'oggi (poco), lasciamo stare il domani, impresa troppo difficile. Granitico il primato, ma granitico pure l'uomo Canobbio, metalmeccanico forgiato nella valle dei Camuni con saldi principi nella cultura operaia. Non ha nascosto di essere commosso, ma si è dominato, c'era presente suo figlio Andrea. Gli amici gli hanno consegnato la riproduzione della pagina del "Giornale di Brescia" del 15 agosto 1977 che rendeva merito alla sua impresa. E, insieme, una scultura realizzata da Erminio Rozzini, mastro d'opera di forgia del ferro e, forse ancor più, del muscolo.

Gradita rappresentanza di soci del nostro Archivio: il segretario Alberto Zanetti Lorenzetti (che all'epoca in questione era l'Usain Bolt del Campo Scuole di via Morosini, dietro a quella Chimica Caffaro che scaricava PCB, policlorobifenile, Chernobil è una cosa quasi da ridere) con la consorte Rosa, Alessandra Rossetti e Mario Forzanini, Elio Forti, che è l'autore delle due foto che corredano queste righe: il trofeo che Domenico ha stretto con orgoglio, lo stesso sentimento con cui indica a Rozzini la antica pagina del "Giornale di Brescia". La serata è stata ideata dall'Atletica Virtus Castenedolo (pure nostra socia) e da "Sognando Olympia", progetto di irrecuperabili sognatori di uno sport differente. E ha avuto un ospite "evocato" come nelle sedute della nobiltà nera romana dove si fanno ballare i tavolini: Bruno Bonomelli, che aveva le sue radici familiari proprio a Rovato, dove visse, insegnò, scrisse. E che di trippa e manzo all'olio era master chef ante litteram, con il supporto della signora Rosetta.

Ultimo aggiornamento Domenica 29 Aprile 2018 20:57
 
Le nostre liste in pista coperta pubblicate sul blog internazionale "Athletics Links" PDF Stampa E-mail
Sabato 28 Aprile 2018 07:43

Il nostro socio spagnolo Carlos Fernández Canet ha rilanciato ieri sul suo blog internazionale "Athletics Links" la notizia della pubblicazione sul nostro sito delle nuove liste italiane ogni tempo in pista coperta aggiornate alla metà di marzo dai compilatori Enzo Sabbadin e Enzo Rivis. Nel ringraziare Carlos di questa attenzione, invitiamo coloro che hanno interesse all'atletica non solo italiana a visitare il suo blog, che è una miniera di informazioni. Lo potete consultare aprendo questo indirizzo.

Ultimo aggiornamento Sabato 28 Aprile 2018 10:29
 
Nuova edizione (e struttura) delle liste italiane di ogni tempo in pista coperta PDF Stampa E-mail
Martedì 24 Aprile 2018 07:45

Enzo Rivis e Enzo Sabbadin hanno lavorato all'aggiornamento delle liste italiane di ogni tempo in pista coperta a conclusione della stagione invernale 2017 - 2018. La compilazione e, di consequenza, la pubblicazione sul nostro sito presenta delle novità. Ecco qualche indicazione che faciliterà la consultazione delle liste: sulla sinistra della "copertina" del sito, alla voce Liste italiane di ogni tempo, compaiono ora quattro voci: Pista coperta: uomini (old) e Pista coperta: donne (old) e, in aggiunta, Pista coperta: uomini (new) e Pista coperta: donne (new). La spiegazione: per decisione propria dei compilatori, l'aggiornamento delle liste chiamamole "lunghe" avverrà "semel in..." a loro discrezione, in base al loro tempo da dedicare alla statistica. Verranno invece aggiornate una volta l'anno al termine della stagione invernale le "liste corte" (che corte non sono) solo per le discipline previste dai regolamenti internazionali. 

Le compilazioni di liste possono sempre essere difettose, non sono mai materia immutabile, pur se redatte con la massima attenzione come fanno Sabbadin e Rivis: per questo, chi avesse osservazioni, aggiunte, correzioni può e deve rivolgersi direttamente agli autori:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Italian All - time Indoor RankingsMen (new) & Women (new), compiled by Enzo Rivis and Enzo Sabbadin. Open the two links

Les meilleurs athletes italiennes  hommes (new) et femmes (new) de tous les temps en salle, par Enzo Rivis et Enzo Sabbadin, en cliquant ici sur le deux link

Listas italianas de marcas de todos tiempos en pista cubiertaHombres (new) y Mujeres (new), compiladores Enzo Rivis y Enzo Sabbadin. Abrir las dos direcciónes

Ultimo aggiornamento Martedì 31 Marzo 2020 08:58
 
Domenico Canobbio, un lancio misurato 50 metri ma lungo quaranta anni PDF Stampa E-mail
Giovedì 26 Aprile 2018 09:37

Un gruppo di amici di Brescia, ovviamente appassionati di atletica leggera, si sono inventati una speciale "celebrazione". Domani sera, alla Trattoria "Al Gallo" di Rovato, festeggeranno Domenico Canobbio, robusto lanciatore della Valcamonica,  il quale, indossando la maglietta della Fiat Om Brescia e allenato dal prof. Angelo Romele, il 13 agosto 1977, a Varsavia, fissò il primato bresciano del lancio del disco a metri 50.04. E la cifra è tuttora lì, in vetta alle liste della vasta provincia compresa fra il lago d'Iseo e quello di Garda. E, piccolo codicillo, nessun altro discobolo di quella terra è riuscito ad oltrepassare la ideale linea dei 50 metri. L'iniziativa è stata presa dai promotori del progetto "Sognando Olympia" e dall'Atletica Virtus Castenedolo; parteciperanno alla serata anche alcuni soci del nostro Archivio Storico. Ricordiamo che Rovato è la "patria" di Bruno Bonomelli.

Ultimo aggiornamento Giovedì 26 Aprile 2018 11:17
 
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