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Trekkenfild numero 67: dove si parla di futuro incerto, Dio voglia che non sia vero PDF Stampa E-mail
Mercoledì 27 Febbraio 2019 09:59

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C'è dell'altro ovviamente in questo numero, il sessantasettesimo. Ma la cosa che ci ha colpito di più è una notiziola che dice:"Carissimi lettori, questo numero potrebbe essere l'ultimo che leggerete. Perchè mai? Ci siamo stancati? Disturbiamo il manovratore? Siamo stati minacciati? Nulla di tutto ciò. Semplicemente il Mac e i programmi che usiamo per confezionare queste pagine sono obsoleti e ogni tanto fanno i capricci. Già in passato ci è capitato di rifare tutto...Dotarci di nuove macchine e programmi costa. Quindi se un bel giorno Trekkenfild sparirà sarà solo questione di costi...". Noi, dell'Archivio, ci auguriamo che questo non avvenga.

Questa pubblicazione periodica inventata dai due amici Daniele Perboni e Walter Brambilla resta una delle poche voci che si alzano in un deserto silenzioso e angosciante. Una specie di «Radio Londra» dell'atletica italiana. Noi dell' Archivio Storico dell'Atletica Italiana «Bruno Bonomelli» lo sappiamo bene: quest'anno fan venticinque anni che esistiamo, abbiamo pubblicato oltre trenta libri, una collezione di nove volumi di storia dei Campionati italiani, capito bene? Campionati italiani, non quelli di Vanuatu Tuvalu o Kiribati. Pensate che gli sia fregato a qualcuno di quelli che dovrebbero conservare, fra l'altro, la memoria del nostro sport? Ancora. Qualche anno fa, a Piacenza, per iniziativa della famiglia Baldini, fu pubblicato - con il contributo compilatorio di due soci A.S.A.I. - un ottimo libro: storia della «maratona di marcia», ovvero quella che noi conosciamo, ancora per pochi giorni, come «la 50». Credete che fra i tanti sostenitori, anche blasonati, di questa disciplina che stanno definitivamente uccidendo, sia stata venduta un copia. Leggete: voce del verbo vendere, l'altra faccia riservata al verbo acquistare, e il numerale uno, una copia. Ma «agratis», o «amacca» come si dice a Piacenza, tutti hanno allungato la manina, o manona, se ne hai due una la do al mio amico molto interessato alla marcia...

Vabbuò, vediamo cosa si può fare. Intanto continuiamo a parlare di marcia. Piccola svista in copertina, amici: vogliono (anzi han già deciso, secondo noi) eliminare la 50 e la 20, e sostituirli con una 30 e una 10. Stupendo. Il signor presidente del Comitato internazionale olimpico deve far posto alla breackdance, agli egames e ai beachgames. Il resto se avete voglia, leggetevelo. Con un paio di click sulla copertina, diventa tutto leggibile.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 27 Febbraio 2019 11:17
 
Un fantasma si aggira cupo e minaccioso nelle scuole italiane: lo sport PDF Stampa E-mail
Giovedì 21 Febbraio 2019 10:31

Marco Cassani era persona dotata di grande competenza del fenomeno sportivo - atletica soprattutto - e nella scatola cranica aveva un cervello. Di conseguenza, scriveva cose intelligenti. Questo che riproduciamo ce lo ha proposto un nostro socio che, consultando la rivista «Atletica Leggera», sulla quale Cassani teneva, fra l'altro, una rubrica fissa, ha scovato questo bel commento, datato metà Anni '70. Tema: lo sport nella scuola. Ahinoi, come la canzone di Mina e Alberto Lupo: parole, parole, parole, parole, parole soltanto parole, parole tra noi. Tanto, non gliene è mai fregato niente a nessuno, in realtà, e tanto meno ora che anche lo sport è allo sfascio, oggetto solo di desiderio di potere, quattrini, affari leciti o illeciti, e vita da Michelazzo (tradotto: mangiare, bere e...con quel che segue). Leggere lo scritto di Cassani è come spalmare una crema alla calendula su una scottatura, allevia il dolore.

 

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Ultimo aggiornamento Venerdì 22 Febbraio 2019 09:43
 
Aldo Capanni, il 14 aprile la nostra Assemblea nella sala che porta il suo nome PDF Stampa E-mail
Martedì 19 Febbraio 2019 15:30

Come abbiamo informato giorni orsono, i soci dell’Archivio Storico dell’Atletica Italiana «Bruno Bonomelli» si ritroveranno, per l’Assemblea annuale ordinaria, domenica 14 aprile, a Firenze, la città che è stata per noi un costante punto di riferimento. Siamo ora in grado di aggiungere dove si terrà il nostro momento assembleare: nella «Sala Aldo Capanni», nell’edificio che ospita la sede della storica società fiorentina ASSI Giglio Rosso, cui Aldo dedicò tanta passione e a cui lasciò in eredità quel gioiello di cultura che fu il Centro Studi, il suo bollettino, le sue pubblicazioni, la sua biblioteca. Oggi materiale in attesa di una sistemazione dignitosa. In questa stessa sala è stato messo a dimora il patrimonio bibliotecario di Roberto L. Quercetani. La sede del club, adiacente alla pista di atletica, è situata in Viale Michelangiolo, 64, la bella strada che porta al piazzale da cui si ammira lo splendore della città medicea. Potete visitare la sede del club a questo indirizzo.

A seguire comunicheremo, orari, documenti assembleari, ed eventuali iniziative per l’occasione, un po’ speciale visto che questa assemblea coinciderà con i 25 anni dalla fondazione della nostra piccola ma tenace associazione, la cui data di inizio fu fissata il 1° maggio 1994, all’albergo Novotel di Brescia, al termine di un convegno dedicato alla figura di Bruno Bonomelli. Il Consiglio Direttivo dall’A.S.A.I. si augura che in occasione della prossima Assemblea i soci vogliano aderire con una fattiva partecipazione.

Il Consiglio direttivo dell'A.S.A.I. esprime un cordiale ringraziamento alla società ASSI Giglio Rosso e al presidente prof. Marcello Marchioni per averci concesso la loro sede.

Ultimo aggiornamento Martedì 19 Febbraio 2019 20:16
 
Stanotte abbiamo avuto una visione : atletica a Milano al nuovo Palasport PDF Stampa E-mail
Lunedì 18 Febbraio 2019 08:46

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Sottotitolo: Informale inaugurazione del mastodontico impianto sportivo.

Miracolo a Milano? Titolo di un film del 1951, regia di Vittorio De Sica, soggetto di Cesare Zavattini, il personaggio chiave Emma Gramatica, affiancata da Paolo Stoppa e da tanti altri, fra i quali il pugile Erminio Spalla, che fu campione europeo dei pesi massimi, anzi il primo a conquistare un titolo continentale. Oppure allucinazioni? O cattiva digestione? No, semplice rilettura di un articolo di «Bibis», uno dei vari pseudonimi che utilizzava Bruno Bonomelli per firmare i suoi numerosi articoli, la sua produzione giornalistica fu vastissima, tra Unità, Sport Italia, La Verità, Giornale di Brescia, Bresciaoggi, e forse qualche altro ancora. Questo lo abbiamo scovato facendo passare una raccolta di suoi scritti, che egli raccoglieva in libroni, ritagliandoli e incollandoli su pagine bianche precedentemente rilegate. Ci sono decine di quadernoni nella sua vastissima eredità. Questo che vi riproponiamo oggi fu pubblicato sul quotidiano «BresciaOggi» l’11 gennaio 1976. È, a nostro giudizio, un documento singolare, forse unico, che dobbiamo al fiuto giornalistico dello scrittore bresciano, il quale viaggiò a Milano, da Brescia, per presenziare ad un test non ufficiale del nuovo tanto atteso impianto coperto, il famoso Palasport, il cui tetto cedette, nella notte del 17 gennaio 1985, a seguito della gigantesca nevicata iniziata qualche giorno prima, completamente distrutto, mai più ricostruito, in barba ai tanti annunci di amministratori tromboni. Una prova a porte chiuse (era il 10 gennaio) in vista della apertura ufficiale qualche giorno dopo (il 17) con i Campionati giovanili, juniores e allievi insieme.

Rileggetevi la prosa, mai piatta, banale, scolastica, di Bonomelli, sempre ironico, scanzonato, pungente, il che faceva girare i cabasisi a tanti ominicchi. E lui - voce di chi lo ha conosciuto - si divertiva un mondo.

Milano, 10 gen. – Inaugurazione informale e a porte chiuse del nuovo mastodontico, ma ugualmente funzionale, palazzo dello sport di Milano. Applicazione integrale dell’art. 425 del C.P. perché l’atletica italiana è minore e le sue pudende non possono essere esibite, e un’altra prova dell’incapacità organizzativa del Coni italico che arriva sempre quando l’autobus è passato? Ai posteri l’ardua sentenza. Presente nel gruppetto sparuto degli spettatori anche il nuovo assessore milanese allo sport, compagno Accetti. Interrogato intorno alla materia del suo ufficio risponde con una battuta: “Sono assessore di qualcosa che a Milano non esiste”.

Presente anche il mentore di Mennea, il prof. Vittori, perché di lui si tratta: critica il giornale l’«Unità» e non tralascia occasione di dichiarare ai giornalisti che la Fidal lo ha pregato di non occuparsi della preparazione del magro e cavilloso velocista di Barletta. Il prof. Vittori conclude lapidariamente: “Con febbraio io rompo ogni rapporto tecnico con Mennea. Coloro che affermano di poter allenare anche loro e con facilità la «freccia del Sud» non hanno capito niente della scienza applicata allo sport”.

Intanto gli atleti impegnati sulle pedane e sulla pista in tartan, dal moderato rimbombo, recitano la loro parte. Inutile aspettarsi prestazioni di grande risonanza non diciamo mondiale, ma nemmeno nazionale. Il presidente regionale signor Bruno, alla fine delle competizioni si è ben guardato dal distribuire le classifiche ai numerosi giornalisti presenti e imprecanti. Trafiggendo il denso nebbione Bruno se ne è andato al «comitato» per batterle a macchina. Saranno pronte e distribuite domani. Ma noi ce le siamo copiate eludendo, nella sala della regia, la sua occhialuta sorveglianza e ve le proponiamo.

Gli apparecchi elettronici hanno funzionato abbastanza bene; Mennea ha ottenuto 6”80 in batteria. In finale si è dato da fare parecchio per superare il suo antagonista Benedetti. È apparso comunque chiaro che su questa distanza così breve la postulante «freccia di Barletta» non reagisce in partenza come si dovrebbe. Ha eguagliato il suo personale che era appunto 6”74. Ricordiamo, non inutilmente, che il primato italiano dei 60 metri è del precipitoso bergamasco Guerini, in 6”68.

Extra, come appendice di pura curiosità pseudostatistica, aggiungiamo che Mennea, pochi giorni dopo, il 24 gennaio, incontrò «Charlie» Guerini a Genova e lo precedette: 6.69 contro 6.71. Poi, il 4 febbraio, sempre a Zêna, eguagliò il primato: 6.68. Aggiuntine alle prove dentro il Palasport per pochi: Carlo Grippo si esibì sugli 800 (1:50.35) sopravanzando il futuro consigliere nazionale FIDAL Alessandro Castelli (1:51.16); alto: primo Bianchi 2.08, e c’era anche il bresciano Maurizio Tanghetti (1.98); terza nei 60 donne la giovane Marisa Masullo (8.08, 7.98 in batteria); la mezzofondista, di Cassano d'Adda, Alma Pescalli vinse i 400 (58.39). Test per tutti, senza troppo impegno, anche se Grippo stava quasi per fare la miglior prestazione italiana indoor degli 800..

Quello della «caccia al risultato cartaceo», a quei tempi era la consuetudine. È restata famosa la favola metropolitana che narrava che, alla richiesta di un giornalista di avere i risultati al termine di una riunione, un giudice, o dirigente che fosse, rispose: “Ma cosa vuole? Che fretta c’è? I risultati li leggerà domani sui giornali!”. Favoletta? Mica tanto…La foto del tetto squarciato del Palasport viene dall'Archivio del «Corriere della Sera», che ringraziamo.

Ultimo aggiornamento Martedì 19 Febbraio 2019 14:58
 
Un anno fa, l'anima di Marco Martini uscì dal suo fragile involucro PDF Stampa E-mail
Giovedì 14 Febbraio 2019 14:41

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Son trascorsi dodici mesi, da quel giorno. Un giorno che ci recò una drammatica notizia. Nella sua casa di Roma, focolare che aveva abitato sempre con i suoi genitori, aveva esaurito i suoi giorni terreni Marco Martini. Era stato per noi dell'Archivio Storico un punto di riferimento solido, come l'asse che non vacilla, per usare le parole di Confucio. Per lui l'atletica italiana era davvero un libro aperto. Aveva appreso da Bruno Bonomelli, cui fu affezionatissimo, ricambiato, uno dei pochi che il rude bresciano stimava e rispettava per la serietà delle sue ricerche. Partecipò fin dall'inizio alla idea di un gruppo di persone che tentavano di riconoscersi in una comune passione: la nostra, e fu socio fondatore. Diede il suo contributo fino alla fine, quando richiesto rispondeva con puntualità e precisione a chiunque, anche ai profittatori. Anche se, ne siamo stati testimoni, negli ultimi anni si era stancato di quelli che chiedono sonza mai dare. Un gigante in un mondo popolato di ominicchi che tendono a chiudersi nella loro ottusa gelosia. Lo studio dell'atletica non era una corazza che limitava i suoi movimenti, i suoi orizzonti culturali erano vastissimi, spaziando in tutto quello che noi chiamiamo sport e che lui interpretava come espressione della religiosità dei popoli. Manchi a tutti, caro Marco.

Ricordiamolo.

Noi, inadeguati, lo facciamo pubblicando il suo ultimo contributo al nono volume della storia dei Campionati italiani di atletica, volumetto monografico dedicato all'anno 1945. La foto lo ritrae nel momento di ricevere il Premio Bruno Bonomelli, durante l'assemblea A.S.A.I. del 2013, cui presenziò. In quella occasione, con poche parole, non nascose la sua commozione nel ricevere un premio che ricordava una persona cui era stato molto legato. 


 

Italia spaccata in due, campionati divisi,

ma a Bologna l’atletica è di nuovo unita

 

                                                                                                 di Marco Martini

 

Situazione completamente diversa, rispetto a quella del 1944, per l’anno 1945. Dal 31 agosto 1944, con l’elezione di Gaetano Simoni a Reggente della neonata FIDAL dell’Italia Centro-Meridionale, la Federazione Italiana di Atletica Leggera può essere considerata ufficialmente sdoppiata. I campionati nazionali, dunque, non esistono più. Il 14 maggio 1945 poi, per la FIDAL del nord Italia, a Virgilio Tommasi succede Angelo Vigani, e questa istituzione viene ufficialmente denominata FIDAL Alta Italia.

Ad inizio stagione si disputano  prove che talvolta sono state incluse nell’elenco dei campionati: il 4 marzo ad Affori un talvolta definito «cross nazionale» femminile che non è affatto nazionale, organizzato dallo Sport Club Italia, l’11 marzo un «cross dell’Italia liberata» a Napoli Portici (organizzazione Sportiva  Portici), e il 18 marzo una corsa campestre (organizzazione S.S. Folgore e Dopolavoro Barni) a Cesano Maderno che “La Gazzetta dello Sport” presenta addirittura come campionato italiano assoluto ma che è in realtà solo una gara tra lombardi e un gruppetto di liguri. Il 27 maggio a Roma la FIDAL centro-meridionale approfitta dell’organizzazione del classico Giro di Roma (20 km su strada, sia marcia sia corsa) per assegnargli il ruolo ufficiale di campionati italiani dell’Italia liberata.

La FIDAL Alta Italia allestisce poi tutta una serie di campionati Alta Italia: 29 e 30 settembre campionati maschili su pista a Genova (campo Nafta, organizzazione S. G. Cristoforo Colombo), 6 e 7 ottobre a Torino il decathlon (organizzazione S. A. Gancia), il 7 ottobre a Vimercate maratonina di 25 km su strada (org. U. S. Vimercatese), sempre il 7 ottobre a Villasanta (Monza) 25 km di marcia su strada (org. S. C. Gerbi di Villasanta) e a Brescia quelli dei 3000m siepi (organizzazione S.G. Forza e Costanza), e il 16 settembre campionati femminili su pista a Torino.

Intanto la situazione nel nostro Paese sta tornando alla normalità, e le due istituzioni riescono a mettersi d’accordo, dopo non poche tribolazioni, per indire dei veri e onnicomprensivi campionati italiani. Quello su pista viene in un primo tempo fissato per il 13/14 ottobre a Bologna, e quello di maratona per il 21 ottobre a Roma, ma vengono entrambi rimandati di una settimana.

Milano Affori, 4 marzo

Corsa campestre nei dintorni del campo Ripamonti, 18 atlete classificate.

1. Petronilla Tonani (Sport Club Italia Milano) 2:11.0, 2. Adriana Frigè (Sport Club Italia Milano) 2:12.1/5, 3. Franca Soriani (Sport Club Italia Milano) 2:12.3/5.

Portici,  11 marzo

Corsa campestre, km 8, partiti 24 e arrivati 20.

1. Salvatore Costantino (54° Corpo dei Vigili del Fuoco Napoli) 26:16.6, 2. Osvaldo Marconi (S. S. Pagliani Roma) 26:39.3 Corriere dello Sport (La Gazzetta dello Sport  26:39.4), 3. Oscar Barletta (S. S. Pagliani Roma) 26:46.6 Corriere dello Sport (26:46.4 La Gazzetta della Sport). Giovanni Cultrone (U. S. Palermo), terzo arrivato al traguardo con 26:42.8, viene poi squalificato.

Cesano Maderno, 18 marzo

Corsa campestre, km 12 (3 giri di km 4 ciascuno con una breve salita), partenti  34 arrivati 29.

1. Francesco Malachina (Trionfo Genovese)  36:41.1, 2. Romano Maffeis (13° Corpo Vigili del Fuoco Bergamo) 36:53, 3. Renato Braghini (83° Corpo Vigili del Fuoco Varese)  38:26.2. Maffeis e F. Malachina si danno battaglia gomito a gomito per tutto il percorso, poi nella lunga volata prevale nettamente il ligure.

Roma,  27 maggio

Corsa km 20 su strada

1. Osvaldo Marconi (S.S. Pagliani Roma)  1h06:06, 2. Salvatore Costantino (54° corpo Vigili del Fuoco Napoli) 1h06:13, 3. Mario Scolastici (Capitolino Roma) 1h07:01.

Marcia km 20 su strada

1. Mario Di Salvo (Capitolino Roma) 1h40:23.2, 2. Carlo Bomba (S.S. Pagliani Roma) 1h40:33.4, 3. Telemaco Arcangeli (S.S. Pagliani Roma) 1h42:30.8.

Di Salvo nella marcia vince grazie a un ottimo finale, mentre nella corsa Marconi, battistrada, resiste al serrate conclusivo di Costantino.

Torino,  16 settembre

Gare disputate tutte in mattinata

100m: 1. Lucia Sereno (Venchi Unica Torino) 12.8, 2. Mirella Avalle (Lanzavecchia Varese) 13.0 (una fonte dice  13.3), 3. Franca Audifredi (Venchi Unica Torino) 13.4; 200m: 1. Rosetta Cattaneo (Sport Club Italia Milano) 27.1, 2. Anna Maria Cantù (Venchi Unica Torino) 27.4, 3. Ermanna Orsoni (Cestistica Bologna) 28.4; 800m: 1. Petronilla Tonani (Sport Club Italia Milano) 2:30.2, 2. Adriana Frigè (Sport Club Italia Milano) 2:40.6, 3. Giuliana De Maria (Dopolavoro SIP  Torino) 2:41.4; 80m ostacoli: 1. Giulia Bertotti (Venchi Unica Torino) 12.6, 2. Elda Franco (Dopolavoro SIP  Torino) 12.6, 3. Anna Pittarelli (Dopolavoro SIP  Torino) 13.7; alto: 1. Ester Palmesino (U. S. Tartaglino Asti)  1.45, 2. Caterina Gallo (Venchi Unica Torino)  1.40, 3. Anna Maria Tamagni (Sport Club Italia Milano)   1.35; lungo: 1. Amelia Piccinini (Venchi Unica Torino) 5.10, 2. Elda Franco (Dopolavoro SIP  Torino) 4.99, 3. Silvana  Zini Cavallari (Forza e Costanza Brescia)  4.82 (una fonte dice  4.87); peso: 1. Amelia Piccinini (Venchi Unica Torino) 12.20, 2. Ada Turci (Venchi Unica Torino)  11.22, 3. Edera Cordiale Gentile (Venchi Unica Torino)  10.25; disco: 1. Edera Cordiale Gentile (Venchi Unica Torino) 36.11, 2. Teresa Beccari (Sport Club Italia Milano) 35.03 (una fonte dice  35.23), 3. Jolanda Bacchelli (Cestistica Bologna) 30.94; giavellotto: 1. Ada Turci (Venchi Unica Torino) 36.60, 2. Rosetta Cattaneo (Sport Club Italia Milano) 32.41, 3. Tina Camnasio (Sport Club Italia Milano) 28.98 (una fonte dice  29.98); staffetta 4x100m: 1. G.S. Venchi Unica Torino (Cantù, Sereno, Audifredi, Bertotti)  51.3, 2. Dopolavoro SIP  Torino (Sartore, Bruna, Zucchetti, Pittarelli) 55.2 oppure 55.3 a seconda delle fonti, 3. Dopolavoro Fiat  Torino (Minetto, Faggiani, S. Grosso, I. Grosso)  55.8 (terzo posto al traguardo per lo Sport Club Italia Milano, poi squalificato per invasione di corsia).    

Genova,  29/30 settembre

100m (30): 1. Aldo Santon (G. A. Padovano) 10.9, 2. Mario Nai Oleari (U. S. Vigevano) 11.1, 3. Franco Duse (G. A. Padovano) 11.1; 200m (29): 1. Aldo Santon (G. A. Padovano) 22.4, 2. Mario Nai Oleari (U. S. Vigevano) 23.0, 3. Cerrato (Cristoforo Colombo Genova) 23.2; 400m (30): 1. Luigi Paterlini (S.G. Forza e Costanza Brescia) 50.3, 2. Giuseppe Terzaghi (G. Amatori Pavia) 52.3, 3. Luciano Martelli (SEF  Virtus Bologna) 52.4; 800m (30): 1. Giovanni Bard (Dopolavoro Fiat  Torino) 1:56.6, 2. Aldo Fracassi (Juventus Milano) 1:57.9, 3. Ercole Sessa (ENAL  Pirelli Milano) 1:59.0; 1500m (29): 1. Giovanni Bard (Dopolavoro Fiat  Torino) 4:06.9, 2. Ercole Sessa (ENAL  Pirelli Milano) 4:07.6, 3. Mario Martini (Cristoforo Colombo Genova) 4:10.4; 5000m (30): 1. Giuseppe Beviacqua (Fratellanza Ginnastica Savonese)  15:20.2, 2. Alfredo Lazzerini (Cristoforo Colombo Genova)  15:36.4, 3. Giovanni Nocco (Trionfo Ligure Genova) 15:38.0; 10000m (29): 1. Alfredo Lazzerini (Cristoforo Colombo Genova) 32:41.8, 2. Angelo Malachina (Trionfo Ligure Genova) 33:19.0, 3. Tarcisio Pessi (ENAL  Pirelli Milano) 33:28.8; 110m hs (30): 1. Gianni Caldana (Dopolavoro Curiel Milano)  15.8, 2. Cesare Ansaldi (U. A. Alessandria)  16.1, 3. Osvaldo Baggiani (Dopolavoro Fiat  Torino)  16.2; 400m hs (29): 1. Luigi Paterlini (S.G. Forza e Costanza Brescia) 56.6, 2. Cesare Ansaldi (U. A. Alessandria) 58.8, 3. Ernesto Lunghi (Cristoforo Colombo Genova)  59.8; alto (30): 1. Alfredo Campagner (Dopolavoro Lane Rossi Schio)  1.90, 2. Guido Cavaler (IC Marcantonio Bentegodi Verona) 1.85, 3. Gervasio Bastino (Dopolavoro Fiat  Torino) 1.80; asta (30): 1. Mario Romeo (U. S. Milanese) 3.80, 2. Dino Conchi (Dopolavoro LaneRossi Schio) 3.80 una fonte dice  3.70), 3. Marino Ratta (SEF  Virtus Bologna) 3.60; lungo (30): 1. Alessandro Acerbi (S. A. Gancia Torino) 6.60, 2. Enrico Merli (U. A. Alessandria) 6.40, 3. Athos Migliari (Juventus Nova Novara) 6.35; triplo (29): 1. Guido Cavaler (IC Marcantonio Bentegodi Verona)  13.67, 2. Antonio Casarotti (S. S. Barni o  G. A. Padovano?) 13.52, 3. Giovanni Del Bono (Stella Azzurra Parma) 13.30; peso (29): 1. Enea Bertocchi (SEF  Virtus Bologna)  13.58, 2. Adolfo Consolini (U. S. Milanese)  13.22, 3. Gervasio Bastino (Dopolavoro Fiat  Torino)  12.26; disco (30): 1. Adolfo Consolini (U. S. Milanese)  51.23 (una fonte indica 51.33), 2. Antonio Kenk (S. G. Gallaratese) 39.52, 3. Gervasio Bastino (Dopolavoro Fiat  Torino) 39.15; martello (30): 1. Giuseppe Soldi (Cremona Sportiva) 46.01, 2. Mario Sargiano (Fratellanza Ginnastica Savonese) 42.70, 3. Oscar Cereali (U. S. Pro Vercelli) 38.83; giavellotto (30): 1. Bruno Rossi (SEF  Virtus Bologna) 56.92, 2. Giampietro Scielzo (Cristoforo Colombo Genova) 53.32, 3. Vladimiro Korcinski (Dopolavoro Curiel oppure Alfa Romeo Milano) 49.37; staffetta 4x100m (30): 1. Cristoforo Colombo Genova (Cattoni, Cerrato, Rotondo, Allori)  45.1, 2. Dopolavoro Curiel Milano 45.4, 3. S. A. Gancia Torino (Leccese, Maccalli, Nebiolo, Chiabrera) 46.0; staffetta 4x400m (29): 1. S.G. Forza e Costanza Brescia  (Falconi, Squassina, Luciano Paterlini, Luigi Paterlini)  3:31.5 oppure  3:30.5, 2. Cristoforo Colombo Genova  3:35.1.

Torino 6/7 ottobre, decathlon

1. Gervasio Bastino (Fiat Torino) p 5650 (12.4, 6.00, 11.99, 1.80, 55.0 – 18.2, 36.11, 3.10, 44.20, 5:03.8), 2. Ferdinando Boschetto (Cristoforo Colombo Genova) p 4905 (12.3, 5.84, 8.99, 1.50, 53.8 – 17.5, 29.12, 2.80, 36.39, 4:40.2), 3. Pietro Vallarino Gancia (S. A. Gancia Torino) p 4724 (12.0, 5.79, 9.75, 1.65, 57.0 – 18.8, 27.45, 3.10, 31.61, 5:11.0). Bastino, nato a Ballesteros, Argentina, perché il papà era addetto commerciale italiano presso il governo argentino. Vive laggiù per 6 anni, poi rientra in Italia stabilendosi a Ciriè. Inizia con la boxe poi passa all’atletica; è alto 1.80 e pesa 80 kg.

Villasanta 7 ottobre, 25 km marcia su strada

1. Giuseppe Kressevich (Edera Trieste) 2h07:50, 2. Pasquale Valtorta (U. S. Vapriese) 2h08:10, 3. Valentino Bertolini (S.A.Gancia Torino) 2h10:00. Valtorta ripreso nel finale dopo aver a lungo dominato.

Vimercate  7 ottobre, 25 km corsa su strada

1. Romano Maffeis (13° Corpo Vigili del Fuoco, Bergamo) 1h26:13.3/5, 2. Ettore Padovani (IC Marcantonio Bentegodi Verona)  1h27:30.1/5, 3. Tarcisio Pessi (ENAL Pirelli Milano)  1h30:21.3/5. Il pompiere bergamasco vince nonostante la febbre a 37°5. 

Brescia,  7/10 ottobre, 3000 metri siepi

1. Tolmino Contenati (libero, Milano)  9:59.1/5, 2. Pietro Capra (S.G. Forza e Costanza Brescia)  10:14.3/5, 3. Renato Colosio (S.G. Forza e Costanza Brescia) s.t.

Bologna,  20/21 ottobre

Campionati Italiani assoluti, clima mite e soleggiato

100m (21) - Prima batteria: 1. Santon  11.1; seconda batteria: 1. Nai-Oleari  11.4; finale: 1. Aldo Santon (G. A. Padovano)  11.0, 2. Franco Duse (G. A. Padovano)  11.2, 3. Mario Nai-Oleari (S. S. Vigevano)  11.2, 4. Idel Cabrioli (S. G. Forza e Costanza Brescia)  11.3, 5. Lombardi (Virtus Lucca)  11.4, 6. Gobetti (Giovinezza  Trieste)  11.6. Eliminati a sorpresa in batteria Giulio Di Giuliomaria (Esperia Roma) e Vanes Montanari (SEF Virtus Bologna), rispettivamente  10.9 e 10.8 nella stagione.

200m (20) – Prima batteria: 1. Manara  23.2; seconda batteria: 1. Santon  22.9; finale: 1. Aldo Santon (G. A. Padovano)  22.6, 2. Carlo Manara (Dopolavoro Curiel Milano) 22.9, 3. Antonio Siddi (SEF  Torres Sassari) 23.0, 4. Baldassare Porto (Giglio Bianco Catania)  23.3, 5. Mario  Nai-Oleari (S. S. Vigevano)  23.6, 6. Idel Cabrioli (S. G. Forza e Costanza Brescia)  23.9. Delude Nai-Oleari, stanco dopo una per lui lunga e impegnativa stagione agonistica.

400m (21) – Prima batteria: 1. Siddi  51.9; seconda batteria: 1. Zitelli  52.5; finale:  1. Luigi Paterlini (S. G. Forza e Costanza Brescia)  50.2, 2. Antonio Siddi (SEF  Torres Sassari)  50.3, 3. Baldassare Porto (Giglio Bianco Catania)  51.3, 4. Aldo Longinotti (Stella Azzurra Parma)  51.3, 5. Giorgio  Zitelli (S. S. Giovinezza  Trieste)  51.4, 6. Luciano Martelli (SEF Virtus Bologna)  51.9. Siddi in testa fino a 20 metri dalla fine.

800m (20): 1. Giovanni Bard (Fiat Torino)  1:55.3, 2. Aldo Fracassi (Juventus Milano)  1:56.5, 3. Renato De Cesari (Virtus Lucca)  1:59.4, 4. Renato Colosio (S. G. Forza e Costanza Brescia)  2:00.1, 5. Rovelli (ENAL Pirelli Milano)  2:01.9, 6. Battiato (Giglio Bianco Catania)  2:11.0. Fracassi, aiutato economicamente dagli amici perché la sua piccola società non disponeva dei soldi per pagargli la trasferta, subisce un danneggiamento a una scarpetta da parte di un altro concorrente.

1500m (21): 1. Giovanni Bard (Fiat  Torino)  4:01.6, 2. Ercole Sessa (ENAL  Pirelli Milano) 4:04.6, 3. Dino Zamboni (S. S. Esperia Roma)  4:07.4, 4. Silvio Apollonio (Fiamme Gialle)  4:07.9, 5. Renato Colosio (S. G. Forza e Costanza Brescia)  4:09.6, 6. Pietro Cabra (S. G. Forza e Costanza Brescia).

5000m (20): 1. Alfredo Lazzerini (C. Colombo Genova)  15:30.2/5, 2. Tolmino Contenati (Ambrosiana Milano)  15:34.0, 3. Cristofano Sestini (S. G. Petrarca Arezzo)  15:43.0, 4. Armando Cesarato (U. S. Cesanese Milano)  15:43.2/5, 5. Antonio Carta (SEF  Torres Sassari)  15:57.4/5, 6. Romano Burlo (S. S. Giovinezza  Trieste)  15:58.1/5, 7. Umberto Tranquilli (Capitolino Roma)  16:05.2/5, 8. Mario Bartolini (Edera Firenze)  16:21.2/5. Assenti i liguri Giuseppe Beviacqua (Fratellanza Ginnastica Savonese), a letto con la difterite, Angelo Malachina (Trionfo Ligure Genova) e  Giovanni Nocco (Trionfo Ligure Genova).

10000m (21): 1. Alfredo Lazzerini (C. Colombo Genova)  32:33.0, 2. Antonio Carta (SEF Torres Sassari)  32:44.6, 3. Romano Burlo (S. S. Giovinezza Trieste)  32:46.8, 4. Osvaldo Marconi (S.S. Pagliani Roma)  33:40.4, 5. Tarcisio Pessi (ENAL Pirelli Milano)  34:03.2, 6. Umberto Tranquilli (Capitolino Roma)  34:10.0. Lazzerini passa in testa dopo 6 chilometri e non è più minacciato.

110m ostacoli (21): 1. Albano Albanese (S. S. Giovinezza Trieste)  15.7, 2. Arnaldo Balestra (Forti e Liberi Forlì) 15.9, 3. Giorgio Marani (S. S. Esperia Roma)  16.1, 4. Franco Cartasegna (U. S. Milanese)  16.4, 5. Renato Orefice (Capitolino Roma)  16.4, 6. Osvaldo Baggiani (Fiat  Torino)  17.0. Assente Giulio Dentis (Fiat  Torino), capolista stagionale con  15.4, che si è dato al rugby, e Gianni Caldana (Dopolavoro Curiel Milano), che si limita alla staffetta e si guarda la gara dalla tribuna.

400m ostacoli (20): 1. Luigi Paterlini (S. G. Forza e Costanza Brescia)  55.0, 2. Gilberto Palazzi (G. S. Centauro Milano)  57.5, 3. Guerino Colautti (S. S. Giovinezza  Trieste)  57.6, 4. Renzo  Merciai (Virtus Lucca)  59.1, 5.  Veglio (Ambrosiana Milano)  59.4, 6. Luigi Cabrioli (S.G. Forza e Costanza Brescia)  1:10.0. La carta stampata pronostica un radioso avvenire al non ancora  18enne Palazzi.

10000m marcia su pista (21): 1. Giuseppe Kressevich (S.S. Edera Trieste) 47:17.0, 2. Mario Di Salvo (Capitolino Roma) 47:21.3/5, 3. Marelli (S. Ginnastica Comense  1872) 49:07.0, 4. Carlo Bomba (S.S. Pagliani Roma) 49:14.0, 5. Berlini (S.S. Pagliani Roma) 50:56.4, 6. Gianni Corsaro (Giglio Bianco Catania) 51:06.0, tra i ritirati Luciano Crola (S. Ginnastica Comense  1872).  Kressevich ben 7 richiami per marcia scorretta, Di Salvo neanche un richiamo.

Alto (21): 1. Alfredo Campagner (Dopolavoro LaneRossi Schio)  1.85, 2. Francesco Colombini (La Fratellanza Modena)  1.80, 3. Guido Cavaler (IC Marcantonio Bentegodi Verona)  1.80, 4. Gervasio Bastino (Fiat  Torino)  1.75, 5. Giovanni Simoni (SEF  Virtus Bologna)  1.75, 6. Sattin??  1.75, 7. ex aequo a  1.65 Renato Orefice (Capitolino Roma) & altri. Campagner sbaglia netto l’1.90. Assente Adriano Pin (Gancia Torino), 1.85 nella stagione.

Asta (20): 1. Mario Romeo (U. S. Milanese)  3.80, 2. Antonio Sarovich (S. S. Giovinezza  Trieste)  3.60, 3. Franco Fano (Capitolino Roma)  3.50, 4. Marino Ratta (SEF  Virtus Bologna)  3.50, 5. Carlo Rinaldi (La Fratellanza Modena)  3.40, 6. Maksim Marinković (Amatori  Pavia)  3.40, 7. Francesco Colombini (La Fratellanza Modena)  3.20, 8. Salieri  3.20.

Lungo (20): 1. Aldo Vallon (S. S. Giovinezza Trieste)  6.83, 2. Egidio Pribetti (Sportiva  Pola)  6.73, 3. Gino Pederzani (SEF Virtus Bologna)  6.65, 4. Primo Nebiolo (S. A. Gancia  Torino)  6.44, 5. Govoni (SEF  Virtus Bologna)  6.41, 6. Bacchetti (Giovinezza  Trieste) 6.13, 7. Mario Di Massimo (S.S. Pagliani Roma)   6.13, 8. Claudio Venarucci (Capitolino Roma)  6.05.

Triplo (21): 1. Guido Cavaler (IC Marcantonio Bentegodi Verona)  13.79 o  13.70, 2. Antonio Casarotti (G. A. Padovano)  13.42, 3. Giovanni Del Bono (Stella Azzurra Parma)  13.29, 4. Aldo Giordani (Capitolino Roma)  13.27, 5. Egidio Pribetti (Sportiva  Pola)  13.18, 6. De Carlonis  12.91, 11. Mario Di Massimo (S.S. Pagliani Roma)  12.57.

Peso (20): 1. Angiolo  Profeti (U. S. Florentia Rifredi Firenze)  13.57, 2. Enea Bertocchi (SEF  Virtus Bologna)  13.35, 3. Aroldo Spaggiari (La Fratellanza Modena)  13.08, 4. Ruggero Castagnetti (Robur Reggio Emilia)  12.72, 5. Aldo Santunione (La Fratellanza Modena)  12.45, 6. Gervasio Bastino (Fiat  Torino)  12.19. Assente il quotato Alberto Paolone (Mameli Napoli).

Disco (21): 1. Adolfo Consolini (U. S. Milanese)  50.82, 2. Giuseppe Tosi (S. S. Esperia Roma)  46.80, 3. Aroldo Spaggiari (La Fratellanza Modena)  42.22, 4. Ruggero Biancani (SEF Virtus Bologna)  40.71, 5. Ercole Delli Compagni (S. S. Giovinezza Trieste)  40.65, 6. Bonifacio (S.S. Giovinezza Trieste)  39.11, 7. Angiolo Profeti (U. S. Florentia Rifredi Firenze)  38.44, 8. Pietro Broglia (Amatori  Pavia)  38.15.  Tosi si presenta poco allenato, fermo sulle gambe.

Martello (21): 1. Teseo Taddia (U. S. Ambrosiana Milano)  49.17, 2. Ruggero Castagnetti (Robur Reggio Emilia)  47.67, 3. Giuseppe Soldi (Cremona Sportiva)  45.73, 4. Giuliano Colombi (S. G. Forza e Costanza Brescia)  41.60, 5. Manzuoli (Edera Firenze)  38.48. Grandi speranze per Taddia: sfiorare i  50 metri senza preparazione invernale significa essere pronto per misure ben superiori.

Giavellotto (20): 1. Amos Matteucci (Capitolino Roma)  56.60, 2. Bruno Rossi (SEF  Virtus Bologna)  56.16, 3. Raffaele Drei (S. G. Forza e Costanza Brescia)  54.25, 4. Arnaldo Rinaldi (P. Pagliani Roma)  53.25 La Gazzetta dello Sport (53.35 Corriere dello Sport), 5. Giovanni Pertile (G. A. Padovano)  52.50, 6.  Vladimiro Korcinski (Dopolavoro Curiel Milano)  49.48, 7. Taglieri  48.35, 8. Guidelli  47.32. 

Staffetta 4x100m (21): 1. Dopolavoro Curiel Milano (Perucconi, Turrini, Caldana, Manara) 43.9, 2. S. S. Esperia Roma (Wis, Di Giuliomaria, Melillo, Marani)  44.0, 3. S.G. Forza e Costanza Brescia  44.6, 4. S. S. Giovinezza  Trieste, 5. SEF  Virtus Bologna, 6. Giglio Rosso Firenze.

Staffetta 4x400m (20):  1. S.G. Forza e Costanza Brescia (Squassina, Falconi, Luciano Paterlini, Luigi Paterlini)  3:30.2, 2. Dopolavoro Curiel Milano (Scirea, Urbani, Benotto, Rocca) 3:32.2, 3. Giglio Rosso Firenze (Capri, Santini, Fabiani, Cervellini) 3:33.3, 4. Stella Azzurra Parma  3:34.5, 5. S. S. Giovinezza Trieste «A»  3:34.6,  6. Fiamme Gialle (Crosignani, Orecchioni, Carboni, Marchini)  3:37.8, 7. S. S. Giovinezza  Trieste  «B»  3:42.0, 8. SEF  Virtus Bologna  3:43.2. Straordinaria ultima frazione di Luigi  Paterlini, che riprende uno svantaggio abissale a Rocca.

Roma,  28 ottobre

Campionato italiano maratona, org. A. S. Alba Ala & Corriere dello Sport; 38 iscritti di cui 32 partiti. Percorso: scalo San Lorenzo, porta Maggiore, via Eleniana, viale Carlo Felice, porta San Giovanni, via Amba Aradam, via Druso, via Guido Baccelli, viale Africa, Piramide Caio Cestio, via Ostiense, autostrada Roma-Ostia fino ad Acilia, ritorno con conclusione allo stadio delle Terme.

1. Ettore Padovani (IC Marcantonio Bentegodi Verona) 2h48:12.2 Corriere dello Sport (La Gazzetta dello Sport 2h48:15.3/5), 2. Romano Maffeis (13° Corpo Vigili del Fuoco Bergamo) 2h48:37, 3. Francesco Roccati (Fiat  Torino) 2h49:02.2/5, 4. Giovanni  Pittatore (Fiat  Torino) 2h55:18.0, 5. Dante Todde (S.S. Pagliani Roma, primo dei seconda serie) 2h56:10, 6. Michele Fanelli (S. S. Orta Nova) 2h56:54, 7. Stefano Natale (S.S. Pagliani Roma) 2h57:28.1, 8. Oscar Salvaia (S. A. Gancia  Torino) 3h02:51.3/5, 9. Francesco Pintore  (S. S. Pagliani Roma) 3h04:17.2, 10. Aurelio Genghini (S.S. Pagliani Roma)  3h10:23, 11. Faista (Pescara), 12. Armando Banzato (S. Ginnastica Gallaratese), 13. Parisciani (S. S. Rosetana), 14. Francalacci (Pro Livorno), 15. De Valeri (Capitolino Roma); tra i classificati fuori tempo massimo Giovanni Balbusso (S. Ginnastica Gallatese); tra i ritirati  Orlando Cesaroni (Mazzini  Terni), Vittorio Gianfelici  (S.S. Pagliani Roma),  Umberto Lopez, Armando Martini, Savino Resta (S.S. Pagliani Roma).

Padovani si invola al  29° chilometro, sembra facile vincitore, ma nel finale entra in crisi e viene riavvicinato.

Lomazzo,  11 novembre

Campionato italiano marcia 50 km, org. Unione Sportiva Lomazzo e FIDAL Alta Italia; 20 partenti secondo La Gazzetta dello Sport, 27 partenti e 17 arrivati di cui 5 fuori tempo massimo secondo Milano Sera. Percorso: Lomazzo, Rovello, Saronno, Cascina Ferrata, Menera, Lomazzo, Saronno, Lomazzo.

1. Giuseppe Kressevich (G. S. Edera Trieste) 4h51:23.0, 2. Valentino Bertolini (G. S. Gancia Torino) 4h52:58.1/5, 3. Luciano Crola (S. Ginnastica Comense  1872)  4h57:14.4/5, 4. Pietro Mazza (S. Ginnastica Comense  1872)  5h05:58.0, 5. Bruno Michelini (G. S. Edera Trieste) 5h06:09.4/5 (primo dei «Seconda serie»), 6. Alessandro Taborelli (Polisportiva Lario) 5h11:01.3/5 (primo dei  «Terza serie»), 7. Rodolfo Crasso (G. S. San Giacomo Trieste) 5h17:24.1/5, 8. Emilio Canevari (S. Ginnastica Comense  1872) 5h18:01.1/5, 9. Egidio Narduzzi (G. S. Edera Trieste) 5h18:30.1/5, 10. Aldo Musazzi (S. Ginnastica Comense  1872) 5h22:46.1/5, 11. Mario Brivio (ENAL Breda Milano) 5h23:46.1/5, 12. Carlo Volonteri (libero, Saronno) 5h30:06.2/5, 13. Paolo Ferrario (U. S. Lomazzo) 5h31:26.4/5. Tra i ritirati: Silvestri (Schiere Azzurre Milano), Pasquale Valtorta (U. S. Vapriese), Giuseppe Zerial (Edera  Trieste).

Conducono la prima metà della gara prima Musazzi poi Narduzzi, ma vengono sopravanzati da Bertolini e poi anche  da Kressevich, che al 35° chilometro, a sua volta, riprende e stacca Bertolini, senza più veder minacciata la sua affermazione.

FONTI

Corriere dello Sport

Corriere d’Informazione

Gazzetta d’Italia

La Gazzetta dello Sport

La Nuova Stampa

La Patria (Firenze)

Milano Sera

Tuttosport

Si ringrazia per la collaborazione Bruno Cerutti.

Ultimo aggiornamento Domenica 17 Febbraio 2019 10:02
 
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