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La "Lettre" di giugno della Commissione Storica francese disponibile sul sito www.cdh.athle.com PDF Print E-mail
Friday, 01 July 2016 06:53

Primo del mese, primo messaggio in arrivo, come ormai abitudine, dalla Commissione degli storici e statistici della Federazione francese. Gilbert Rossillo informa:

Bonjour à toutes et à tous,  
A​u nom de la Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme, j'ai le plaisir de vous adresser la 57è  ​lettre mensuelle d'information avec son traditionnel résumé des études réalisées ou mises à jour au cours du mois de juin que vous pouvez consulter plus en détail via le lien suivant : https://cdh.athle.com/

In apertura un ricordo (siamo allo stadio parigino di Charlety, 17 luglio 1980) del record del mondo di Philippe Houvion che superò un 5.77, che inizialmente era dato come 5.76 poi rimisurato a un centimetro in più. Primato che fu poi superato sempre per un centimetro dal polacco Korzeniowski, ai Giochi Olimpici di Mosca, accompagnandolo con il simbolico e polemico "gesto dell'ombrello". Nel sito francese ci sono parecchie altre cosette degne di nota. Chi è interessato se le vada a vedere, qui sopra tiene l'indirizzo.

Last Updated on Friday, 01 July 2016 07:10
 
Sulle ali del vento del lago di Garda corre il sogno che dovrebbe portarci fino a Rio de Janeiro PDF Print E-mail
Tuesday, 28 June 2016 07:13

 Sognando Olympia

Suso in Italia bella giace un laco,
a piè de l’Alpe che serra Lamagna
sovra Tiralli, c’ha nome Benaco.

(Divina Commedia, Inferno, canto XX, vv. 61-63)

Se avete tempo e amate le belle immagini aprite il link che trovate allegato a queste poche righe. Di vela parliamo questa volta, della più importante regata del mondo in acque interne: la "Centomiglia" organizzata dal Circolo Vela Gargnano. Franco Capuccini, presidente, e Sandro Pellegrini, prezioso coordinatore di tutte le attività del Circolo, hanno affiancato fin da subito l'iniziativa "Sognando Olympia", nata proprio nella bella cornice gargnanese. Con loro, Elio Forti, del GS Montegargnano (parliamo di atletica) e Enzo Gallotta, giornalista, ex Giornale di Brescia, che si candida a fare concorrenza a Catullo, Goethe, Lawrence, Kafka, impugnando una penna (va beh, non si usa più, purtroppo), ci riesce più difficile immaginarlo nel ruolo di 007 James Bond!

Bene, tutti uniti per questa singolare idea di dedicare l'anno 2016 allo spirito olimpico, anche se un po' acciaccato da vicende non proprio esaltanti. Ma noi andiamo avanti, e continueremo a divertirci. Oggi pubblichiamo questo bellissimo filmato che, a parte il brivido di correre sulle onde non sempre tranquille del Benaco, offre una panoramica di dove siamo, un angolino niente male come potete vedere, nel quale, dimenticando Brexit, la caduta dei mercati finanziari, la candidatura di Trump negli States, i Panama Papers, il doping nello sport (abbiamo detto sport non atletica, ce n'è per tutti, ma proprio per tutti, credeteci), si può anche vivere bene.

"Centomiglia " per le vele, "Diecimiglia" per i garretti dei corridori, e infine l'ultimo nato: il "Miglio Olimpico", che, nel novembre scorso, vide la partecipazione di tre grandi dell'atletica: il cubano Alberto Juantorena, gli italiani Franco Fava e Gianni Poli. "Miglio" che si rifarà quest'anno, nell'ambito del progetto globale. Il filmato che potete vedere promuove la "Centomiglia" come parte di una manifestazione internazionale , InterLake 2016, di fatto la “World Cup” della vela d’acqua dolce, che lega tre laghi: il Benaco, quello di Ginevra, in Svizzera, e il Balaton, in Ungheria. Gli organizzatori puntano all'inserimento in un prossimo futuro, del lago di Costanza.

Riassumendo: podismo a Navazzo, sul Munt, domenica 7 agosto, edizione numero 43, vele sul Garda il 10 e 11 settembre, edizione numero 66 (la prima fu nel 1951). E adesso, se volete, godetevi il filmato aprendo questo indirizzo

https://www.youtube.com/watch?v=NUKbkwt8Ybk

Last Updated on Tuesday, 28 June 2016 10:13
 
Storia, statistica, biografie, Giochi Olimpici nel nuovo catalogo "second hand books" di Len Lewis PDF Print E-mail
Saturday, 25 June 2016 10:18

Len Lewis, gallese specializzato nella ricerca e vendita di libri sull' atletica e sui Giochi Olimpici, antichi o di seconda mano, ci ha fatto avere un nuovo catalogo che contiene qualche novità. C'è una bella scelta di libri di statistica da parecchi Paesi del mondo, biografie di atleti, storia dei Giochi, riviste, ritagli di giornali. Un vasto panorama nel quale qualsiasi appassionato di atletica può trovare qualche libro interessante per arricchire la sua collezione. Len è disponibile anche a fare delle ricerche mirate a qualche pubblicazione specifica, senza impegno finale di acquisto. Se ordinate qualcosa fate riferimento alla A.S.A.I., Len potrebbe avere un occhio di riguardo sui prezzi dei vostri acquisti. / This is the new version of the second hand books catalogue we received from Len Lewis (U.K.): many interesting pieces for statistics, biographies, Olympic Games, coaching, etc. This is his e mail address This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it

Last Updated on Monday, 27 June 2016 14:15
 
Monaco di Baviera 1972, Montréal 1976, Gargnano 2015: le tre Olimpiadi di Franco Fava PDF Print E-mail
Thursday, 23 June 2016 13:46

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Un lettore, sicuramente non molto ferrato in atletica, ma altrettanto modesto per chiedere, ci ha rivolto oggi una domanda, dopo aver letto il testo che ieri Franco Fava ha scritto per questo nostro sito: solo due edizioni di Giochi? ero convinto che avesse fatto anche Mosca '80? La risposta già la conoscete: no, allo Stadio Lenin, Franco non c'era, almeno come atleta.

Vogliamo dare una lustratina ai suoi risultati olimpici? Partiamo dalla capitale della Baviera, München '72. Come andò l'ha raccontato in maniera coinvolgente Franco. Noi aggiungiamo miseri dettagli numerici. Fava venne, alla fine, iscritto sui 3000 metri siepi. Gli iscritti furono 49 e vennero divisi in quattro batterie, che si corsero il 1° settembre, due giorni prima del compleanno del ragazzo di Roccasecca. I primi tre classificati di ogni batteria passavano alla finale, quattro per tre dodici, secondo regola di allora. Su 49 partenti uno solo si ritirò: l'australiano Kerry O'Brien, che era il primatista mondiale! Il giovane azzurro fu piazzato nella quarta batteria. Davvero ha accarezzato la finale olimpica quando non aveva ancora compiuto venti anni, gli mancò un nonnulla: un secondo e sei decimi sul terzo classificato. Primo il keniota Amos Biwott, campione olimpico nel 1968, secondo il polacco Bronislaw Malinowski, poi deceduto in un incidente d'auto nel 1981, terzo il cecoslovacco Dusan Moravcic (piccola curiosità: questo atleta è ancora oggi primatista della Repubblica ceca con un 8:32.8 fatto il 17 settembre 1972, dieci giorni dopo la finale olimpica nella quale fu quinto). Franco chiuse insieme al britannico Steve Hollings - poi divenuto neozelandese e oggi direttore di un centro di allenamento IAAF in Oceania - con il tempo di 8:35.0.

Quattro anni dopo, allo Stadio Olimpico di Montréal, Franco disputò due gare. Il 23 luglio la terza batteria dei 10 mila metri, si classificavano i primi quattro per la finale...una maledizione evidentemente perseguitava il nostro che chiuse...quinto! Primo il belga Smet, secondo il britannico Brendan Foster, terzo il norvegese Knut Børo, quarto il rumeno Ilie Floroiu (che anni dopo divenne presidente della Federazione atletica del suo Paese). Dietro a Franco uno yankee che diventerà campione del mondo di corsa campestre due volte ('80 e '81) e un ottimo maratoneta, Craig Virgin. Passarono otto giorni, e Fava fu alla partenza della maratona e stavolta finalista olimpico, ottavo, in una gara con tutti grandi specialisti di quel tempo. E con Franco ricordiamo Massimo Magnani, tredicesimo, oggi direttore tecnico della squadra azzurra.

Sapete che, in fondo, ha ragione il nostro lettore: Franco Fava di Olimpiadi ne ha fatte tre! L'anno scorso il 21 novembre, sulle strette strade di Gargnano sul Garda, ha partecipato al primo "Miglio Olimpico", una "invenzione" degli amici di Navazzo in occasione di una festa cui presenziarono campioni indimenticabili. Le foto di Chantal Peiano e di Pietro Delpero documentano lo "storico" evento: Alberto Juantorena, una leggenda con il doppio successo 400 - 800 nel 1976, unico nella storia olimpica, Gianni Poli, azzurro nella maratona olimpica di Seul '88 e vincitore della Maratona di New York,  e Franco Fava guidano (dopo averli minacciati....) sul gruppo di parecchie decine di podisti della zona per concludere la distanza inglese del miglio, uno dei miti dell'atletica leggera. "Miglio Olimpico" che si ripeterà anche quest'anno nell'ambito della serie di eventi che compongono il mosaico di "Sognando Olimpia", cui ha dato la sua adesione anche l'Archivio Storico dell'atletica italiana Bruno Bonomelli.

Sì, ma, questa era una passeggiata, vuoi mettere una gara olimpica? Vi sfidiamo: provate a chiedere a Fava e soci se hanno fatto più fatica ai Giochi o al Miglio di Gargnano.

Last Updated on Thursday, 23 June 2016 15:58
 
I campioni raccontano la loro Olimpiade: Franco Fava e la storia di un minuscolo portachiavi del '72 PDF Print E-mail
Wednesday, 22 June 2016 13:43

Sognando Olympia

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Non so di preciso cosa mi spinse quella mattina del 6 di settembre del 2015 a rimboccarmi le maniche e decidere finalmente di rimettere un po' d'ordine ai miei ricordi materiali che ancora straripavano disordinati nelle credenze e nelle cassapanche nella mia vecchia casa di famiglia a Roccasecca. Era stato nonno Cecco a collezionare con cura tutti gli articoli di giornale che mi riguardavano lungo tutti dagli anni ‘70. Tante targhe, coppe e anche qualche telegramma ingiallito, tra cui quello datato marzo 1968 a firma Vanni Carreddu (pseudonimo utilizzato allora da Vanni Loriga sul “Corriere dello Sport”) e indirizzato ad Antonio Vicini, capostazione a Roccasecca e per diletto collaboratore del quotidiano sportivo di Roma. Nel quale il giornalista chiedeva al ferroviere di seguirmi con particolare attenzione dopo il decimo posto al cross tricolore allievi di Viareggio. E' datato 4 aprile1974 invece il telegramma in cui un certo Giulio Andreotti, allora ministro della Difesa, si complimentava per il titolo mondiale militare di cross. <<Primo atleta europeo>>, recitava il testo indirizzato alle Fiamme Gialle di Ostia. Impolverati e ingialliti dal tempo, anche tanti cimeli di cui avevo perso memoria.

     Uno di questi ha la forma di un rombo. E' chiaramente un portachiavi di pessima qualità, di plastica trasparente ora logorata dal tempo, unito a una catenella ossidata. All'anello non è appesa nessuna chiave. (Chi volesse vedere l'oggetto descritto da Franco può entrare su questo indirizzo https://www.collezioneottaviocastellini.com/ultime-acquisizioni, n.d.r.). Ma il logo di colore azzurro chiaro su un lato e un numero impresso in rilievo sul nastrino Dymo sull'altro mi fanno fare un sobbalzo. Con la mente torno di colpo indietro di 43 anni. All'Olimpiade di Monaco 1972.

    Inaspettato tra le mie mani è tornato quel portachiavi di Monaco 1972. Allora c'era appesa la chiave del nostro appartamento, situato al terzo piano di Connolystrasse, nella palazzina della squadra italiana situata nel cuore del Villaggio atleti. Lo guardo e riguardo. E' solo un vecchio portachiavi. Ma non per me. I ricordi iniziano a rincorrersi veloci. A quella mattina di sole, sempre del 6 settembre, del 1972. Mi rivedo con i Ray-ban correre fuori dal Villaggio per la mia razione di chilometri quotidiana prima di tornare a Roma, dove papà mi attendeva in aeroporto con la Prinz Nsu4 per riportarmi a casa.

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Last Updated on Thursday, 23 June 2016 07:01
 
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