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Nuovo accordo di collaborazione fra l' A.S.A.I. e la Commissione degli statistici e storici polacchi PDF Print E-mail
Friday, 18 November 2016 12:35

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Qualche tempo fa (per essere onesti, parecchio tempo fa) Ottavio Castellini ha incontrato, in Polonia, Janusz Rozum e alcuni altri membri della Commissione degli storici e statistici della Federazione polacca di atletica (PZLA). Durante un cordialissimo incontro in un ufficio dello stadio di Bydgoszcz, cui era presente anche il nostro socio spagnolo Paco Ascorbe, si è discusso della possibile collaborazione fra i due gruppi. All'interno della Federazione polacca Janusz e soci sono molto attivi. Per la verità lo sono sempre stati perchè anche in passato le pubblicazioni statistiche sono state un fiore all'occhiello di una Federazione che in atletica ha avuto grandi  campioni e straordinari momenti nella sua storia sportiva, livello che che ha saputo in parte conservare anche negli anni di difficoltà.

Fa onore alla Federazione questa attenzione che ha costantemente avuto per la parte storico-statistica: bei libri ricchi di dati, un sito Internet aggiornatissimo e completo, una disponibilità encomiabile, amichevole, senza remore e gelosie che spesso frenano certi "puffi buffi" in giro per il mondo, un microcosmo che dovrebbe invece avere come obiettivo quello di allargare la conoscenza del nostro. Quello che invece vediamo crescere è la folla dei somari.

Il primo passo dell'accordo è stato uno scambio di pubblicazioni del nostro Archivio con alcuni degli ultimi libri prodotti dai nostri amici polacchi, libri che ora sono disponibili nello spazio riservato all'A.S.A.I., all'interno della "Collezione Ottavio Castellini", a Navazzo, sul lago di Garda. Provvederemo a far avere la raccolta completa dei nostri libri per la biblioteca della Federazione polacca. Siamo certi che verremo ricambiati con uguale moneta, lo diciamo per esperienza diretta.

Il primo argomento su cui lavorare in comune è stato indicato nella ricerca sugli incontri che hanno visto impegnati i polacchi e gli azzurri. La Polonia è stata una delle prime Nazioni che si è misurata con l'Italia. Primo match a Roma, al Motovelodromo Appio, il 21 aprile 1927; era la terza Nazione dopo la Cecoslovacchia e l'Ungheria che avevamo affrontatto nel 1925 e 1926.

Nelle foto, in alto, da sinistra, Paco Ascorbe, Janusz Rozum, Daniel Grinberg, Ottavio Castellini, Leszek Luftman, Stefan Pietkiewicz. In basso, a sinistra, Castellini e Rozum si scambiamo i rispettivi libri; a destra, foto ricordo Janusz, Ottavio e Paco.

Last Updated on Friday, 18 November 2016 15:49
 
Sergio Giuntini ci racconta la storia di Paola Pigni: una donna in corsa contro tutti i pregiudizi PDF Print E-mail
Wednesday, 16 November 2016 14:07

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Qualche giorno fa, abbiamo informato, in un breve stringato comunicato, che due nostri soci, il segretario del nostro Archivio Storico, Alberto Zanetti Lorenzetti, e  Sergio Giuntini, avrebbero presentato relazioni al Convegno di storici dello sport che si sarebbe tenuto nel fine settimana a Bologna. Come, ovviamente, avvenuto. Ci fa molto piacere proporre agli utenti di questo spazio la ampia e documentatissima relazione di Giuntini che ci presenta uno dei "personaggi" che ha scritto parecchie pagine della storia dell'atletica italiana femminile, pagine che riemergono in questo lavoro con tutto il loro valore storico, tecnico e umano. Paola Pigni lo merita.

Nelle foto a corredo: nelle due più grandi a sinistra Paola Pigni in gara sugli 800 metri nell'incontro Italia - Romania del 1° luglio 1973, a Reggio Emilia. Si riconosce la giovanissima Gabriella Dorio, che sarà la sua erede fino al titolo olimpico del 1984. Nelle altre due foto, pure sovrapposte, la Pigni con la sovietica Lyudmila Bragina, che nel 1972 ai Giochi Olimpici di Monaco migliorò tre volte il primato mondiale dei 1500 metri: in batteria, in semifinale e in finale e conquistò la medaglia d'oro; la Pigni fu terza.

Le identiche prevenzioni fisiologiche, moralistiche e religiose con le quali s’era cercato di frenare - tra Otto e Novecento - l’uso della bicicletta da parte della donna, (1) furono all’origine delle remore nutrite nei riguardi delle corse podistiche muliebri di durata. Resistenze potentemente rafforzate da un episodio che segnò per molto tempo lo sviluppo di queste pratiche atletiche femminili.

800 metri e Maratona vietati alle donne

Ci si riferisce alla gara degli 800 metri disputata nell’ambito dell’Olimpiade di Amsterdam. La prova, in cui gareggiò pure l’italiana Giovanna Marchini venendo eliminata nella seconda batteria, fu vinta a ritmo di record mondiale dalla tedesca Lina Radtke in 2’16”8. Ma a destare impressione non fu tanto questo eccellente primato quanto, piuttosto, le condizioni d’affaticamento mostrate da alcune atlete al termine della competizione. Uno stress determinato dal fatto che gli organizzatori fecero sostenere, con scarso acume, eliminatorie e finale a distanza di solo 24 ore, il 1° e il 2 agosto 1928, causando delle logiche difficoltà di recupero alle concorrenti qualificatesi per la prova decisiva. Ciò che fece eco, dunque, fu un’ondata di reazioni negative nell’opinione pubblica e sulla stampa; (2) scalpore che indusse il Daily Mail britannico a  scrivere che "queste ragazze diventeranno vecchie troppo presto"

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Last Updated on Friday, 11 June 2021 16:33
 
Disponibile ancora una copia dell'Annuario FIDAL 70/71 PDF Print E-mail
Thursday, 10 November 2016 14:17

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Informiamo soci e utenti del nostro sito che, nel lento riordino del molto materiale che abbiamo a disposizione, è stata reperita un'altra copia dell' Annuario F.I.D.A.L. 1970/1971, numero doppio che contiene i dati relativi agli anni 1969 e 1970. In copertina due protagonisti dell'epoca: Franco Arese e Pippo Ardizzone, entrambi sfoggiano un gran paio di baffoni. Abbiamo deciso di mettere a disposizione dei soci dell'Archivio Storico  o dei collezionisti di pubblicazioni del nostro sport questa copia in eccedenza. Le somma raccolta entrerà nel fondo A.S.A.I. A questo proposito vogliamo aggiungere una nota: non siamo venditori di libri usati, non facciamo affari, vogliamo avere rispetto di quello che ci è stato lasciato da coloro che hanno conservato queste pubblicazioni con tanto amore. Chi ha interesse ce lo faccia sapere, chi vuole mercanteggiare risparmi il suo e il nostro tempo.

Queste le condizioni:

- il costo del volume (in ottimo stato di conservazione) e delle spese di spedizione è fissato in Euro 50;

- inizialmente la proposta è rivolta esclusivamente ai soci dell'Archivio Storico che abbiano versato la quota associativa del 2016;

- se non dovessero pervenire richieste dai soci la proposta è aperta a tutti;

- le precedenze sono stabilite dalla data e dall'ora delle e mail che devono essere inviate a This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it

- i versamenti vanno effettuati sul c/c, le cui coordinate si trovano alla voce "Benvenuti in ASAI".

Last Updated on Friday, 11 November 2016 14:38
 
I nostri soci Alberto Zanetti Lorenzetti e Sergio Giuntini relatori al convegno "L'eroe sportivo" PDF Print E-mail
Wednesday, 09 November 2016 12:04

Venerdi 11 e sabato 12 novembre si svolgerà presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna il Convegno dal titolo: “L’eroe sportivo nella storia dell’Italia contemporanea”. Il programma completo delle due giornate di studi è fruibile qui.

All’iniziativa, promossa dalla Società Italiana di Storia dello Sport, interverranno i nostri soci Sergio Giuntini ed Alberto Zanetti Lorenzetti.

Paola Pigni. Una donna contro i pregiudizi” è l’argomento predisposto per l’occasione da Giuntini, mentre Zanetti Lorenzetti relazionerà sulla figura di Giacomo Fumis, l’istruttore di ginnastica erede di Gregorio Draghicchio a Trieste che per l’adesione agli ideali irredentistici fu costretto all’esilio a Brescia.

Last Updated on Wednesday, 09 November 2016 12:39
 
Virtus Lancio Story: un club, un gesto atletico, una idea lunga 34 anni, sempre con la stessa grinta PDF Print E-mail
Friday, 04 November 2016 09:29
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Le immagini scattate dal nostro socio Marco Peiano parlano da sole. Ognuno le può leggere come vuole. Noi diciamo che organizzare per 34 anni consecutivi una simpatica riunione, a fine stagione, durante la quale i soci dell'Atletica Virtus Castenedolo si cimentano a scagliare con tutto il vigore residuo che hanno i classici attrezzi usati dai lanciatori, beh, è operazione divertente - si vede chiaramente che i partecipanti la prendono con allegria - ma ha anche un risvolto "tecnico". Non crediate che sia una passeggiata per muscoli, tendini, colonna vertebrale, ergo un minimo di preparazione almeno nelle settimane precedenti è molto utile e contribuisce a mantenere un fisico invidiabile. Non facciamo nomi, ma alcuni "lanciatori storici" sfoggiano fisici da far invidia...nonostante la carta d'identità.

 

Un bel pomeriggio al campo sportivo di Castenedolo, favorito anche da una gradevole metereologia. Rivisto in campo, con il suo amicone Aronne Romano, anche Carlo Sbernini che fu primatista bresciano di lancio del peso (15.61) e su cui il Settore Tecnico della Federazione aveva messo gli occhi, ma il padre gli disse: lascia perdere, divertiti a tirare la palla di ferro con i tuoi muscoli genuini, prendi una laurea, e fai la tua strada. E cosÌ fu: Carlo Felice divenne medico e poi dentista, professione che esercita tuttoggi. Il peso non va più lontano come una volta, ma il gesto ha una sua grande dignità.

Lasciate le pedane, gli attrezzi sono stati sostituiti da forchette e coltelli, per il classico "meeting indoor" attorno al tavolo: niente spargimento di sangue, ma di affettati misti, casoncelli bresciani e carni ben rosolate. Distribuzione anche di premi in base alle elaboratissime classifiche annunciate da Francesco Baiguera (2.14 di alto, primato bresciano da 33 anni...) gelosissimo custode delle "formule magiche", e quindi vittima delle maldicenze interne. Stavolta la preziosa medaglia di cartone che spetta al primo è stata indossata da Antonio Lonati, imprenditore di Botticino con la passione per l'atletica. Ricordato, con un premio speciale, Silvano Ragnoli, "Yuro" per gli amici, atleta e poi allenatore che se ne è andato lasciando un grande vuoto.

Last Updated on Friday, 04 November 2016 16:55
 
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