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Un pezzo di storia dell'atletica bresciana si è ritrovata con la effervescenza delle "bollicine" PDF Print E-mail
Thursday, 01 December 2016 16:31

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Anche il "Giornale di Brescia" ha raccolto la eco della bella serata che ha raccolto nella Club House dell'Azienda Agricola Peri Bigogno una cinquantina di atleti bresciani delle generazioni passate. Tutti in forma splendida, effervescenti come il "bollicine" di cui è stato generoso dispensatore Andrea Peri, munifico padrone di casa. Un motivo in più per...sognare....visto che la serata, promossa dalla Virtus Castenedolo e gestita da Erminio Rozzini, era inserita nel progetto "Sognando Olympia". Dopo i calici, i tasti della tastiera che il nostro Ezio Gallotta ha arroventato per scrivere un pezzo per tutta la stampa bresciana, raccolto fini qui dal "GiodiBre". Buona lettura (doppio clic per ingrandire, come sempre).

Last Updated on Monday, 05 December 2016 08:16
 
La "Lettre" della Commissione Storica francese con nuovi studi e aggiornamenti al mese di novembre PDF Print E-mail
Thursday, 01 December 2016 14:20

Riceviamo dall'amico Gilbert Rossillo:

Bonjour à toutes et à tous,      
A
u nom de la Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme, j'ai le plaisir de vous adresser la 62è lettre mensuelle d'information avec son traditionnel résumé des études réalisées ou mises à jour au cours du mois de novembre que vous pouvez consulter plus en détail via le lien suivant : https://cdh.athle.com/

Last Updated on Thursday, 01 December 2016 14:29
 
Da Attilio Pozzi a Maurizio Damilano: 87 anni di storia del "record" dimenticato sull'ora di marcia PDF Print E-mail
Monday, 28 November 2016 12:31

Marco Martini non finisce mai di sorprendere anche noi che lo conosciamo da tanto tempo. Le sue ricerche non sono mai banali, scopiazzate qua e lá o rifritture di ricerche altrui. Il suo esempio dovrebbe animare le strutture sportive e spingere i ricercatori a conoscere per davvero la vicenda sportiva. Ma chissenefrega! Oggi conta il businness, l'approssimazione, le ricerche (ma quali ricerche! non mi faccia ridere, diceva Totó) che altro non sono che spezzoni incollati insieme, di cose trite e ritrite. Per fortuna che abbiamo ancora  Martini,  Sergio Giuntini,  Alberto Zanetti Lorenzetti, che scavano, selezionano, passano al microscopio. E non raccontano favolette metropolitane che ascoltiamo da decenni, sempre uguali, noiose, banali.

Stavolta Marco ci invita a riconsiderare la progressione della migliore prestazione di una prova caduta nell'oblio, colpa di inette strutture sportive che si sforzano di inventare il "nuovo" dimenticando il "tradizionale": l'ora di marcia. All'inizio fu anche record riconosciuto dalla Federazione internazionale che, alla prima stesura dei primati mondiali, riconobbe un 13.275 metri del britannico George E. Larner, realizzato a Londra, stadio di Stamford Bridge. Ultimo tempo riconosciuto il 13.812 dello svedese Mikaelsson nel 1945. Poi solo roba per poveri archivisti.

Martini ci racconta e ci documenta le vicende di casa nostra. In 87 anni, da Attilio Pozzi a Maurizio Damilano, con un progresso di 4882 metri. Nel ringraziare Marco di questo nuovo contributo, una domanda al nostro amico Maurizio: perchè non pensare di organizzare una golden, diamond, platinum, o qualsiasi altro materiale prezioso, ora di marcia a Saluzzo, patria della specialità, una volta l'anno? Non sarebbe ora di rispolverare la nostra atletica, in barba a tutti i nuovi ridicoli "format"?

Che distanza riesci a coprire in mezz’ora, un’ora, due ore di tempo?  Quanto impieghi a correre o marciare per dieci, cinquanta, cento chilometri?  O ad andare da Milano a Monza come l’inventore del moderno podismo italiano Achille Bargossi? Sono le più tipiche sfide podistiche di una società come quella del  XIX secolo, figlia di una rivoluzione industriale che imponeva, molto più che in epoche precedenti, ritmi di produzione in rapporto alle ore lavorative. La gara dei  60 minuti, quando ancora le  «distanze olimpiche»  non erano state codificate, era tra le più rinomate. Non era solo una competizione, ma un simbolo. Un simbolo che ha continuato a rivestire un certo fascino anche nel secolo XX. Ormai è materia per soli appassionati di storia, gli unici forse ai quali può interessare la ricostruzione della cronologia del primato italiano di marcia (maschile) dell’ORA su pista che proponiamo.

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Cronologia del primato italiano per un’ora di marcia su pista

10.050m

Attilio Pozzi
(Club Pedestre Milano)

(1) Milano

12-12-1897

10.885m^

Giulio Costamagna

(tp) Torino

24-8-1898

10.440m*

Pietro Cigolini
(Club Sport Audace Torino)

(1) Torino

27-8-1899

10.916m

Alete Del Canto
(S. Podistica Lazio)

(tp) Roma

28-7-1901

11.133,25m

Adolfo Azzali
(Forza e Coraggio Roma)

(tp) Roma

24-11-1901

11.196,40m^

Romano Zangrilli
(S. Podistica Lazio)

(tp) Roma

24-11-1901

11.742m^

Luigi Bigiarelli
(US Ouest Paris, «pro»)1875

(tp) Parigi

16-2-1902

11.147,85m

Zangrilli

(tp) Roma

11-9-1904

11.610m

Virginio Sabel
(Atalanta Torino)

(tp) Torino

20-11-1904

11.725m

Arturo Balestrieri
(Virtus Roma)1874

(tp) Roma

27-12-1905

11.890m^

Donato  Pavesi
(Post Resurgo Libertas MI)1889

h(p) Milano
Sempione

20-11-1910

12.228m

Pavesi (Pro Gorla)

(p) Milano
Sempione

19-3-1911

12.406m●

Pavesi

(tp) Milano
Sempione

16-4-1911

13.284,22m

Ferdinando Altimani
(U.S. Milanese)1893

(tp) Milano
USM

19-7-1913

13.403,07m

Altimani

(tp) Milano
USM

29-7-1913

13.467m

Vittorio Visini
(Carabinieri)1945

(tp) Bologna

15-4-1972

13.500m

Visini

(p) Fiorenzuola

8-4-1973

13.516,45m

Armando  Zambaldo
(Fiamme Gialle)1943

(p) Roma

8-4-1973

13.580,85m

Visini

(p) Bologna

19-4-1973

13.681m

Visini

(1) Bologna

3-11-1973

13.764m

Zambaldo

(p) Roma

20-4-1974

13.869,9m

Visini

(1) Bologna

22-10-1977

13.916m

Visini

(p) Vicenza

19-11-1977

14.003m

Maurizio Damilano
(Fiat Iveco Torino)1957

(p) Torino

7-5-1978

14.040m

Alessandro Pezzatini
(Fiamme Gialle)1957

(p) Roma

15-4-1979

14.438m

Damilano

(p) Fana/
Bergen

26-5-1979

14.648,96m

Damilano

(5) Monterrey

26-3-1980

14.709,48m

Damilano

(p) Roma

17-4-1982

14.932m

Damilano

(1) Como

15-9-1984

 

*   altre fonti  10.444m e  10.450m

^   non omologato

●  gara vinta dalla coppia Bertola & Vitali, che si alternarono contro Pavesi, con metri  12.576

m = metri, tp = tentativo di primato (a volte durante gara più lunga, ma comunque sempre con previsto tp sull’Ora), h = gara a vantaggi (handicap),

p = di passaggio durante gara più lunga

 

Last Updated on Monday, 28 November 2016 15:16
 
Questo comunicato è destinato esclusivamente ai soci aderenti in conformità con il nuovo Statuto PDF Print E-mail
Sunday, 27 November 2016 13:22

Come anticipato nella precedente comunicazione, stiamo procedendo ad una parziale ristrutturazione del sito del nostro Archivio Storico, per ora sui contenuti, in seguito anche sulla grafica. Questa volta ci rivolgiamo esclusivamente ai soci che, a oggi, hanno versato la quota annuale 2016 come previsto dallo Statuto approvato nell'aprile scorso all'Assemblea di Firenze. Ricordiamo ancora, a costo di essere pedanti, che da quest'anno la quota è obbligatoria ai fini di essere considerati "soci". Invitiamo tutti i soci ad aprire la Sezione "Consiglio Direttivo e Soci" che contiene la lista aggiornata dei nostri aderenti. Invitiamo ciscuno ad una attenta lettura dei propri dati personali (indirizzo, numero o numeri di telefono, indirizzo di posta elettronica). Nel caso questi dati siano corretti non serve mandare nessuna risposta, in caso contrario, per favore, fateci sapere le modifiche da effettuare.

Last Updated on Sunday, 27 November 2016 15:55
 
Avviso ai naviganti: alcune modifiche sulla pagina principale di questo nostro sito PDF Print E-mail
Wednesday, 23 November 2016 14:25

Forse qualcuno se ne sarà già accorto, ma magari ci illudiamo. In ogni caso meglio dare delle informazioni dirette ai nostri soci e ai nostri utenti che, dai numeri che registriamo, sono diventati un bello "zoccolo" consistente per una pubblicazione che si usa definire "di nicchia". Abbiamo cominciato a lavorare su alcuni cambiamenti che ci sono sembrati necessari. Niente di sconvolgente, per carità, stiamo parlando di ritocchi.

Il primo, sicuramente il più facile,  che abbiamo messo in atto è la cancellazione - parliamo della colonna di sinistra della nostra copertina - di quella rubrichetta che avevamo chiamato "Mercatino", del compro, vendo, scambio, ecc.  Abbiamo dovuto prendere atto che era completamente inutile, essendo stato utilizzato da pochissime persone. In compenso, sono parecchi quelli che ci scrivono per vendere riviste  e libri di atletica. Bene, ci fa piacere, ma fateci capire: noi mettiamo un servizio e a noi cosa viene in tasca? Nulla. Allora, da oggi in avanti abbiamo deciso di operare così: daremo sempre notizia di richieste di questo tipo che vengano da soci in regola con il versamento della quota annuale. Agli altri che vogliano usufruire delle nostre pagine chiediamo di diventare soci. Noi non riceviamo e non abbiamo mai ricevuto sovvenzioni pubbliche, federali, ma solo aiuti di amici personali o di soci che hanno messo le mani nelle loro proprie tasche.

E visto che ci siamo parliamo anche di coloro che ci scrivono perchè ci chiedono la carriera atletica del nonno, dello zio, dell'amico dello zio, e via cantando. Oppure quelli che vorrebbero che fossimo noi a fare le ricerche per le proprie società in occasione di anniversari. Ci fa piacere che queste persone ripongano in noi questa fiducia, ma vorremmo chiarire che noi non abbiamo una struttura di persone che si mette a ricercare e scrivere su commissione. Siamo un gruppo di amici che ancora - per quanto? - sono appassionati di storia dell'atletica, italiana in particolare. Siamo disponibili a dare, ma ci farebbe piacere anche ricevere: mai l'offerta di una pubblicazione interessante, o di una foto storica, o di materiale del nonno o dello zio. Oppure che si chieda di comperare una copia (dicesi una) della nostra Storia dei Campionati italiani, che adesso è arrivata al 1944. Solo richieste. Capite che....e ognuno pensi quello che vuole.

Di altre modifiche su cui stiamo lavorando daremo conto appena completate. Ultima noticina che speriamo raggiunga tutti coloro che non si sono messi in sintonia con il nostro nuovo Statuto approvato lo scorso mese di aprile: la quota di adesione alla A.S.A.I. è ora un obbligo, piccolo piccolo vista l'entità della quota. La fine dell'anno di avvicina, uno sforzettino? Le coordinate per versare la quota sono ben visibili nella Sezione "Benvenuti in ASAI". Al 31 dicembre...chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.

Last Updated on Thursday, 24 November 2016 08:04
 
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