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Stadio comunale di Lugano, domenica 8 giugno 1969: gli ultimi lanci di Consolini PDF Print E-mail
Wednesday, 27 December 2017 08:13

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La foto a sinistra documenta la ultima riunione di atletica cui prese parte Consolini allo stadio comunale di Lugano, la foto (firmata Torre) correda l'articolo su "L'Eco dello Sport" ; Adolfo è l'ultimo a destra; nell'altra, l'atleta impegnato in un lancio con la maglia della Società Atletica Lugano.

Parecchio tempo fa avevamo posto un quesito: quale fu l' ultima gara di Adolfo Consolini? Ricevemmo qualche risposta da lettori del nostro sito, ma poi - colpevolmente - ci dimenticammo di dare un seguito. Riprendiamo l'argomento oggi, grazie anche all'aiuto dell'amico Alberto Bordoli, statistico elvetico con tanti lavori di compilazione nel suo curriculum, grande appassionato di marcia coinvolto nella organizzazione del classico Trofeo Lugano (nel 2018, ci ha informati, si disputerà domenica 11 marzo). Alberto ci ha fatto omaggio della riproduzione della pagina (la 15) del giornale "L'Eco dello Sport", settimanale sportivo della Svizzera Italiana, di martedì 10 giugno 1969 con una estesa cronaca della giornata di gare alla stadio comunale luganese. Il titolo recita "La SAL polverizza il record ticinese di società: 12.329 punti".

Riportiamo dei brani del lungo articolo, con particolare riferimento alle gare di Consolini, abbiamo detto gare perchè egli partecipò oltre al lancio del disco anche al peso. L'articolo debutta così:"La SAL avrebbe dovuto sostenere un incontro di campionato all'«Allmend» di Lucerna contro il Bürgerturnerverein di Lucerna e l'Old Boys di Basilea. Senonchè, nella tarda serata di venerdì, gli organizzatori lucernesi comunicavano al sodalizio luganese di non poter effettuare la manifestazione per il perdurare del maltempo e le cattive condizioni delle installazioni atletiche locali. I dirigenti della SAL, inteso il parere di alcuni atleti, decidevano allora di effettuare la prova allo stadio comunale di Lugano. I custodi dello stadio luganese, dando prova di un ammirevole spirito sportivo, rinunciavano alla loro mezza giornata di libero, per permettere alla SAL di portare a termine il tentativo...Scesa in campo al gran completo (...) la SAL ha polverizzato letteralmente il proprio record ticinese di società, portandolo al rispettabile limite di 12.329 punti".

E veniamo ai brani che riguardano il nostro campione olimpico. "Accanto agli anziani - alcuni sulla breccia da oltre trent'anni, come l'ex-campione olimpico Adolfo Consolini ed il bravo "Geni" Galli...". Decisamente errato quell' "ex-campione olimpico": un atleta campione olimpico resta tale per tutta la vita, mai passa nella categoria degli ex, rimane nel gran libro della storia olimpica! Avanziamo:"Nel settore dei lanci , che l'anno scorso aveva costituito il punto debole della SAL, il sodalizio luganese ha fatto appello ai suoi anziani, ai quali si è aggiunto l'ex campione italiano Mercandelli, un amico e collega di lavoro di Consolini, che per limite di'età non può più essere tesserato in Italia e che può così continuare a coltivare sotto i colori della SAL la sua passione per l'atletica leggera". Due imprecisioni: il cognome, non Mercandelli ma Marcandelli (ma si sbagliavano perfino in Italia) e il bergamasco non fu mai campione italiano, lo fu del CSI e poi da Master ne fece una collezione gigantesca, oltre 70 titoli. È deceduto un paio d'anni fa, a 86 anni. Le assurdità dello sport: una volta dopo i 40 anni non si poteva più fare atletica e i soloni spiegavano perchè, oggi si continua anche dopo i 100 e nuovi soloni ci spiegano perchè. La chiamano "scienza", permettete che ci vien da ridere?

Altro paragrafo. "Nel settore lanci la SAL ha schierato Consolini, 52 anni, Galli 47, Mercandelli 41, Ciceri 40, Pellanda 33, Tettamanti 30, e i due giovani Walty e Mauri...Questo doppio quartetto è stato semplicemente magnifico. Consolini alla sua seconda gara dopo due anni di pausa, ha ritrovato la sua splendida spallata e con 45.11 ha stabilito il nuovo primato stagionale ticinese...Nel peso ha esordito in maglia bianconera l'ex-azzuro Mercandelli. Nonostante i suoi 41 nni, e una lunga pausa agonistica, il solido atleta ha sfiorato i 14 metri...nel martello si è accontentato di un paio di lanci...ha superato i 39 metri".

Riportiamo i risultati come pubblicati dal settimanale ticinese.

Lancio del peso: 1. Renato Mercandelli 13.98; 2. Luigi Pellanda 13.48; 3. Adolfo Consolini 11.49.

Lancio del disco: 1. Adolfo Consolini 45.11; 2. Mauro Ciceri 36.48; 3. Lorenzo Mauri 35,36; 4. Eugenio "Geni" Galli 35.31.

Lancio del martello: 1. Renato Mercandelli 39.49; 2. Lorenzo Mauri 39.16; 3. Mauro Ciceri 37.41.

Due furono dunque le ultime gare del gigante di Costermano a Lugano quella domenica 8 giugno di quasi cinquanta anni fa. Lì chiuse la sua carriera di atleta. Pochi mesi dopo si sarebbe conclusa la sua parabola terrena.

Last Updated on Wednesday, 27 December 2017 15:56
 
Abbassiamo i fucili mitragliatori e alziamo l'asticella della pace e dello sport PDF Print E-mail
Friday, 22 December 2017 08:10

 

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Nello spazio che normalmente in questo periodo riserviamo ad uno dei milioni di biglietti di auguri natalizi pubblichiamo una foto, uno scatto che ci ha colpito molto e che è carico di significati. La foto è opera di Ahmad Gharabli, fotografo del Gruppo LensCulture, ed è stato diffuso dalla Agenzia France Presse, e pubblicato sulla prima pagina del quotidiano "la Repubblica" di qualche giorno fa. La didascalia ci informa che è stata presa alla Porta di Damasco, una delle entrate alla Città Vecchia di Gerusalemme, dove Ahmad vive. Una fotografia che dovrebbe essere proposta come logo per il Premio Nobel per la Pace. 

Abbiamo deciso di sceglierla come biglietto d'auguri per queste imminenti Festività, che dovrebbero essere di pace. Se celebrare il Natale significa celebrare la pace, ebbene, celebriamolo, nel rispetto di tutti coloro che hanno un Natale diverso. Quella mano del vecchio palestinese che abbassa la canna del mitra della soldatessa israeliana è il miglior gesto di pace che potessimo immaginare, facciamolo nostro. Abbiamo tutti bisogno di quella mano ossuta, difronte alle follie di certi Dottor Stranamore che prolificano in questo nostro povero mondo.

Pace a tutti, ma, per favore, abbassate la voce, i toni, le dispute, basta sopprusi, insulti, urla, minacce di ritorsioni, lanci sperimentali di strumenti di morte, simbologie angoscianti che ricordano solo efferatezze. Abbassate, soprattutto, in ogni parte del mondo, le canne dei vostri mitra. Forse, con meno rumore, si potranno udire meglio i messaggi di pace.

Auguri e pace anche allo sport che, ci pare, sta navigando in un mare tempestoso di ruberie, confusione di idee, distruzione di valori. Ai nostri soci, agli utenti di questo nostro spazio, a tutti coloro che ancora si avvicinano a questa nostra bellissima disciplina sportiva, alle loro famiglie, i migliori auguri dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli".

Last Updated on Saturday, 23 December 2017 10:03
 
Forza Virtus Castenedolo, aiutaci a salvare l'atletica dal deserto degli inutili PDF Print E-mail
Thursday, 21 December 2017 09:29

Vi regaliamo una "lenzuolata" (© Pierluigi Bersani) di fotografie scattate da Chantal, Pietro e Marco alla Awards Night (basta Gala, perbacco, cambiare denominazione è importante, per fingere di fare cose nuove...ogni riferimento è fortemente voluto) della Atletica Virtus Castenedolo. Le dedichiamo alle ragazze e ai ragazzi - carta d'identità rigorosamente abolita - che con il loro impegno, la loro passione, i loro risultati, danno un senso all'investimento umano e sociale di allenatori e di sherpa che tirano ogni giorno la carretta da quasi cinquant'anni...nel deserto.  Grazie a voi l'atletica esiste ancora. Speriamo che duri. 

Last Updated on Friday, 22 December 2017 15:37
 
20 dicembre 1969: cessava di battere il cuore generoso di Adolfo Consolini PDF Print E-mail
Monday, 18 December 2017 15:14

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Sta per concludersi l'anno del centenario della nascita di uno dei "giganti" dello sport italiano: Adolfo Consolini. Oggi ricorre l'anniversario della scomparsa. Queste nostre pagine hanno ricordato spesso nell'arco degli undici mesi trascorsi la figura del campione olimpico di Londra 1948 con articoli, fotografie, filmati. In suo onore abbiamo allestito, in collaborazione con l'Atletica Virtus Castenedolo, una esibizione di lancio del disco con una nutrita partecipazione di campioni del passato e giovani lanciatori che, si spera, possano imitarne le gesta. Altro materiale abbiamo in serbo, pronto per essere pubblicato. Il ricordo dei grandi campioni va ben oltre una commemorazione circoscritta ad una ricorrenza.

Intanto oggi, invitiamo tutti gli appassionati di atletica ad un momento di raccoglimento in memoria del gigante buono di Costermano.

Last Updated on Wednesday, 20 December 2017 08:15
 
Assegnato alla Atletica Virtus Castenedolo il premio alla Resistenza sportiva PDF Print E-mail
Thursday, 14 December 2017 16:55

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Alcuni anni fa, un socio del nostro Archivio Storico ebbe occasione di visitare il Kenya, e di vedere le condizioni della principale pista di atletica a Nairobi: il Nyayo National Stadium. Al ritorno, parlando con amici altrettanto patiti del nostro sport e ammiratori dei corridori di quel Paese, ebbe questa battuta: "Adesso ho capito perchè i mezzofondisti kenioti sono imbattibili nella distanza dei 3 mila metri siepi...non hanno bisogno di grandi allenatori: basta contare tutte le buche che ci sono sulla pista del Nyayo e studiare la tecnica per scavalcarle".

È lo stesso consiglio che diamo a Erminio Rozzini, coach dell'Atletica Virtus Castenedolo, dopo aver visto le condizioni delle quattro (numero quattro, avete capito? non lo Stadio Olimpico) corsie rettilinee di 90 metri l'una nel capannone coperto del Centro sportivo. Niente più salti, ostacoli, sprint, solo scavalcamento delle buche, nuova disciplina da proporre alla Federazione mondiale che è alla spasmodica ricerca di "idee" nuove: staffette miste, corsa nei sacchi e corsa all'indietro esistono già, basta martello, triplo, discipline anacronistiche, obsolete e pericolose. Mettiamo un bel 80 metri buche indoor, e lauroceraso o ligustro o photinia con le sue belle foglie rosse per adornarle.

Ci scherziamo ma ci sarebbe da piangere. Su questo pistino malridotto si allenano ogni giorno ragazze e ragazzi del club castenedolese, quando fuori fa un freddo boia; in anni di cui ormai è rimasto solo il ricordo, durante i mesi invernali, si organizzavano 6 - 7, o forse più, riunioni regionali o interregionali, ci sono passate migliaia di atleti. Quattro corsie, un costo che, rapportato ad altre megalomani strutture, è una miseria. Eppure, la risposta è sempre picche.

Ma c'è dell'altro. L'Atletica Virtus Castenedolo esiste, opera, lavora, si sbatte, dal 1969, quarantotto anni, inizia adesso il 49esimo, e fra un anno e poco più si celebrerà il cinquantesimo. Nel frattempo sono passate dieci diverse (non proprio diverse) Amministrazioni comunali. La domanda, pubblica e molto diretta, formulata durante la festa di consegna dei riconoscimenti ad atleti e tecnici per la stagione 2017 è stata: un lavoro diuturno di 48 anni a favore della gioventù castenedolese non merita un rispetto maggiore? Rispostine, le solite: difficoltà di bilancio, equilibrii (ma quali?) fra i vari sport che operano sul territorio, equilibrii cui non crediamo, da sempre ci sono figli e figliastri. Messaggi? Promesse? Impegni? Zero, parole di banale circostanza, ormai questo delle celebrazioni di fine anno è solo uno stanco rito di applausi dovuti, frasi di circostanza, strette di mano più o meno calorose. Non parliamo di questa in particolare, ma di quasi tutte quelle cui assistiamo. Venisse dato un annuncio di cose fatte, di progetti per l'immediato futuro, di idee da discutere, macchè, encefalogramma piatto. Ringraziamo Iddio che ci sono gli atleti, che con la loro presenza tengono il "cartellone".

Adesso, di proposito, vi costringiamo ad andare a vedere le foto dei nostri onnipresenti amici Pietro e Marco e ad aprire il PDF con il lungo elenco di successi, primati, titoli, medaglie, riferiti alla sola stagione che sta sfumando in quella nuova. Un pacchetto che vale ben di più dei sei mila euro per l'acquisto della zona di caduta del salto in alto da parte dell'Amministrazione comunale. Gliene diamo merito, con i coltelli che girano nei Consigli comunali non deve essere stato facile strappare questa modesta somma ad altri interessi meglio rappresentati. Tutti felici, ci mancherebbe, e più felice di tutti Monica Buizza, seconda sia ai Mondiali che agli Europei Master e campionessa italiana di salto in alto. Quel materasso, non quello del letto a casa sua, lo ha sognato tante volte. Una statistica di un quotidiano bresciano ha evidenziato che Castenedolo ha l' Amministrazione che investe di più nello sport. Brava, ancora più brava se metterà in cantiere il rifacimento dei 450 metri quadrati delle lise quattro corsie del capannone. Magari da inaugurare in occasione del cinquantesimo della Virtus.

Codicillo socio - sportivo: a coloro che ancora non hanno capito il significato di "ius soli" suggeriamo di frequentare più spesso gli allenamenti della Atletica Virtus Castenedolo 1969. I giovani, quei giovani che sempre più spesso vengono solamente usati e strumentalizzati a fini propagandistici, hanno tanto da insegnarci con il loro comportamento.

Auguri a tutti, davvero a tutti: giovani, diversamente giovani, amministratori con e senza portafoglio, federali presenti e assenti, galantuomini e gentildonne che alla Atletica Virtus Castenedolo non sono mai mancati. Altrimenti cosa ci starebbe a fare quel "Virtus"...

Nelle foto, da sinistra in senso orario: le premiazione dei giovani; Stephan Asamoah e Irene Romano nominati Atleti dell'anno; le "Blue Belles" campioni d'Italia Master; i ragazzi della squadra junior.

Last Updated on Monday, 18 December 2017 17:19
 
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