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L'atletica italiana ha perduto uno dei "grandi vecchi": Luciano Serra ha chiuso la sua esistenza PDF Print E-mail
Tuesday, 11 February 2014 09:05

Apprendiamo dal nostro socio Gianni Galeotti della scomparsa, nei giorni scorsi a Reggio Emilia, di un personaggio davvero storico dell'atletica italiana: Luciano Serra, all'età di 94 anni. Con lui viene a mancare una delle migliori "voci" culturali del nostro movimento sportivo. Chi ha oggi i capelli grigi (chi li ha ancora...) non può non ricordare un testo "classico" su cui si è formata la cultura di coloro che, a quei tempi, i libri di atletica li leggevano: "Storia dell'atletica europea 1793 - 1968". Serra ha pubblicato anche un libro di ciclismo, "I giganti della strada - il ciclismo eroico dal 1891 al 1914", e una "Storia del calcio 1863 - 1963". Citiamo, ovviamente, i più conosciuti.

Un pensiero reverente alla memoria di Luciano Serra.

Last Updated on Tuesday, 11 February 2014 09:26
 
"This is my secret": Rafer Johnson was a special teacher for the Italian decathletes in 1957 PDF Print E-mail
Sunday, 09 February 2014 16:15

altJust a few track enthusiasts know that Rafer Johnson toured Italy three years before winning the decathlon gold medal at Rome Olympic Games. Marco Martini, in both Italian and English language, unveils that forgotten event whose outcome resulted so fruitful for Italian decathlon. We present today the English translation.
On the left: Rafer Johnson with the Italian Franco Radman (national record holder of the decathlon before being a good javelin thrower, 80.89 with the old implement) and the FIDAL president, Luigi Ridolfi.

 

 

 

 

 

One of his favorite amusement as a boy, together with his brothers and sisters, was to roll along with – or inside of – the empty boxes of a conveyor belt of a cannery of his hometown, Kingsburg. One day, when he was ten years old, he waited too much time to hop off, and his left foot wedged between the belt and the metal rollers, and his instep got entirely torn loose. Surgeons sewed the flap of skin back into place, but the functional recovery process was long, and the foot never returned to normality. Throughout his athletic career and his whole life, it kept hurting. That painful injury did not hamper that boy so keen on sport, to become one of the greatest decathlete of all time. His name is Rafer Johnson and, three years before winning the gold medal at the Rome Olympics in 1960, he toured Italy for a fortnight.

La Gazzetta dello Sport of 12 July 1957 gives notice of his arrival with the following words: «The decathlon world record holder Rafer Johnson is due to arrive at the Malpensa airport to-day, at 16.45, directly from the United States.  Johnson is going to spend a few days in our country. He will be present in Parma on July the 14th and 15th to watch the decathlon second and third-class level italian championships, then will be in Brescia on 16 July, and later on also at Schio together with the decathletes of our national team».

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Last Updated on Sunday, 09 February 2014 16:11
 
Abbiamo ricevuto il nuovo bollettino (No 93/2014) dell'Associazione spagnola degli statistici PDF Print E-mail
Wednesday, 05 February 2014 14:34

Il nostro diligente portalettere ci ha recapitato il nuovo bollettino compilato dalla A.E.E.A, corposa pubblicazione, quanto a dimensioni, che tratta di atletica spagnola e non solo. Caso mai (ma proprio caso mai...) qualcuno di quelli che dicono di essere soci A.S.A.I fossero interessati ad arricchire le loro letture, possono richiedere e pagare la loro copia personale, inviando una e mail direttamente a Ignacio Mansilla ( This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it ), chiedendo i dettagli.

Last Updated on Friday, 07 February 2014 09:09
 
Giuseppe Beviacqua al Cross dei "Cinque Mulini" 1948: questa la risposta corretta al nostro quiz PDF Print E-mail
Tuesday, 04 February 2014 16:30

Foto unica, forse con eccessiva presunzione, crediamo che nessuno la abbia mai vista prima d'ora. Questa nitida immagine viene dall'Archivio Bruno Bonomelli. Stava in un raccoglitore di plastica rossa con scomparti per conservare le foto. La proprietà delle foto e del contenitore potrebbe risalire al cremonese Giuseppe Italia, uno dei migliori corridori di corsa camepstre degli Anni '40 e grande amico del rude bresciano. Niente di più ovvio che il bravissimo Italia, davvero una squisita persona generata dalla stupenda Bassa Padana, terra di effluvi, sapori, che trastornano il goloso (avete a che fare con uno...), abbia donato le sue preziose carte all'unico uomo che le meritava.

E allora chi è "il giovanotto" della foto? Il ligure Giuseppe Beviacqua, che è stato uno dei protagonisti del fondismo italiano negli Anni '30-'40. Un grande per la storia del nostro movimento atletico. Nel 1948 aveva ormai i suoi annetti, tanto che possiamo leggere una annotazione scritta di pugno da Bonomelli con quella sua grafia netta ed elegante. Sul retro leggiamo:" Presente il padre di Italia che esclama: chi è quel vecchietto? Ma digli che vada al ricovero!".

Pensate che valga la pena aggiungere che non abbiamo ricevuto neppure un tentativo di risposta? Vabbuó, come diceva quel comandante di navi da crociera intanto che la sua affondava e faceva dei morti.

Last Updated on Tuesday, 04 February 2014 16:59
 
La nuova "Lettre" della Commissione Storica francese è da oggi disponibile per chi abbia interesse PDF Print E-mail
Monday, 03 February 2014 15:58

Abbiamo ricevuto dall'amico Gilbert Rossillo l'annucio che la nuova "Lettre" messa a punto dalla Commissione Documentazione e Storia della Federazione Francese è disponibile sul sito dei nostri "cugini" francesi. Chi dei nostri soci e dei nostri utenti fosse interessato può entrare in questo indirizzo: https://www.cdh.athle.com/

Last Updated on Monday, 03 February 2014 16:08
 
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