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Season's Greetings, Felices Fiestas, Joyeuses Fêtes PDF Print E-mail
Wednesday, 24 December 2014 15:41

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Desideriamo far arrivare i nostri migliori auguri

di Buon Natale 2014 e Felice Anno Nuovo 2015

* a tutti i soci dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli"

* ai nostri lettori in tanti Paesi del mondo

* alle Istituzioni e ai Club che nel corso del 2014 hanno instaurato rapporti di collaborazione con noi

* Manhattan College, Riverdale, N. Y., (Stati Uniti)

*Beijing Sport University (Cina)

* Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme (Francia)

* Biblioteca Comune di Gargnano (Italia)

* Biblioteca Comune di Castenedolo (Italia)

* A.A.Atletica Baldini, Agazzano, Italia

Season's Greetings

Joyeuses Fêtes

Felices Fiestas

Frohes Fest

Boas Festas

С праздником

हैप्पी छुट्टियाँ

عطلات سعيدة

節日快樂i

Last Updated on Thursday, 25 December 2014 10:22
 
È arrivata venerdì sera Chiara a rallegrare la casa dei nostri soci Gabriella e Giovanni Baldini PDF Print E-mail
Saturday, 20 December 2014 10:31

Venerdì sera, 19 dicembre 2014, alle 22.47, all'Ospedale Civile di Piacenza, è nata Chiara, figlia di Gabriella Rondoni Baldini e di Giovanni Baldini. Bimba (3 kg 690) in splendida forma, mamma e papà al settimo cielo. Ne diamo annuncio a tutti i soci A.S.A.I., dei quali Gabriella e Giovanni fanno parte con tanto entusiasmo e partecipazione, come hanno dimostrato quest'anno, impegnandosi in varie iniziative, ultima, la più bella e riuscita, il convegno sul salto in alto con lo stile "ventrale", un impegno grintoso fra casa, insegnamento e pista e palestra che non è stato ostacolato neppure dalla gravidanza di Gabriella.

Alla piccola Chiara (marciatrice come la madre? eclettica come il padre? saltatrice in alto come il nonno?) i più affettuosi auguri, ai genitori le nostre amichevoli felicitazioni.

Last Updated on Sunday, 21 December 2014 14:33
 
Abbiamo ricevuto il numero 94 del Bollettino della Asociación Española de Estadísticos de Atletismo PDF Print E-mail
Friday, 19 December 2014 09:12

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Il Boletín numero 94 de la A.E.E.A. che abbiamo ricevuto qualche giorno fa si apre con una ricerca di José Guilloto sulle liste per le prove non olimpiche, fino al 1960 per gli uomini; per le donne le liste comprendono tutte le discipline in uso a quei tempi e arrivano al 31 dicembre 1964. A seguire una compilazione di José María García sulla presenza degli atleti spagnoli nelle liste mondiali ed europee negli anni 2009 - 2013. Miguel Calvo ha dedicato tempo alla ricostruzione della carriera atletica di José Luis Torres, un discobolo madrileño la cui figura spicca nella storia dell'atletica spagnola: 12 volte campione nazionale, 6 di lancio del peso e altrettante di disco; tre primati nazionali nel peso e cinque nel disco. E una volta finito il "mestiere" di atleta, Torres ha svolto una lunga e gratificante carriera di allenatore, tanto da essere definito "Maestro de Maestros".

Le pagine da 87 a 145 sono occupate da un ranking di area iberoamericana solo per le donne compilato da Miguel Villaseñor; il ranking si arresta al 31 dicembre 1975. Ricard Rof si é divertito (evidentemente...) a mettere in fila tutte le città del mondo dove si sono corsi i 100 metri in meno di 10.20. Sono 537 città, Zurigo guida la classifica con 245 risultati al di sotto di questo limite, per l'Italia Roma è ottava con 152, Rieti tredicesima con 108.

Un corposissimo lavoro di Josè Maria García (da pagina 159 a pagina 254) si occupa di atletica per veterani nel mondo, in Europa, in Spagna.

Due notarelle finali. I numeri del Bollettino della Associazione spagnola sono archiviati nella sede A.S.A.I. di Navazzo e a disposizione dei soci per consultazioni: ci riferiamo a quelli che sono stati ricevuti dopo il trasferimento di sede, prima......chissà dove sono finiti. Chi fosse interessato ad acquistare singoli numeri del Bollettino può rivolgersi a Ignacio Mansilla, segretario della A.E.E.A., a questo indirizzo This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it .

Last Updated on Friday, 19 December 2014 12:27
 
Roberto L. Quercetani ha dato alle stampe una nuova edizione della storia dell'atletica mondiale PDF Print E-mail
Thursday, 18 December 2014 14:32

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Ci onora presentare ai nostri soci e ai nostri lettori il più recente lavoro di approfondimento storico che porta la firma del nostro presidente onorario, Roberto L. Quercetani. Parliamo della nuova edizione di "Athletics - A History of Modern Track and Field Athletics 1860 - 2013", un aggiornamento di precedenti edizioni, l'ultima delle quali era stata pubblicata nel 2000, seguita poi da una serie di libri singoli sulle varie discipline del nostro sport. Il libro (464 pagine), come tutti i precedenti, è edito dalla editVallardi, con il supporto della International Athletics Foundation (I.A.F.), ed è in lingua inglese. Accanto all'autore un altro nome dalla "rosa" dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli": quello del socio fondatore Augusto Frasca, che ha scritto la prefazione a questa nuova edizione della "Quercetaneide". Lo ricordiamo per i più giovani: questo libro ha posto solide radici nella cultura del nostro sport nel 1964, con la prima edizione, anche allora in inglese. Cinquanta anni fa! Ci viene in mente per associazione il titolo di un libro di Ken Follett, "I pilastri della terra". Ebbene, questo libro può essere considerato "un pilastro dell'atletica leggera".

Chi fosse interessato all'acquisto può rivolgersi a This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it , persona che alla Federazione mondiale, nel Principato di Monaco, si occupa delle pubblicazioni. Ricordiamo che i soci A.S.A.I. possono usufruire di uno sconto del 25% sul prezzo di copertina.

Last Updated on Friday, 19 December 2014 12:22
 
"Atletica Studi" ha segnalato il nostro libro che raccoglie gli atti del Convegno su Bruno Bonomelli PDF Print E-mail
Thursday, 11 December 2014 10:05

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Abbiamo ricevuto in questi giorni il nuovo numero (2013/1-2) della rivista "Atletica Studi", trimestrale di ricerca scientifica e tecnica applicata all'atletica leggera edito dalla F.I.D.A.L. e giunto al 44esimo anno di vita. La nostra attenzione è stata richiamata da una recensione pubblicata a pagina 98: a corredo della copertina del nostro libro, una quindicina di righe ricordano il Convegno da noi organizzato a Brescia, nel novembre 2010, a ricordo dei cento anni della nascita di Bruno Bonomelli. "Tra le varie relazioni, sul Bonomelli tecnico vi figurano - riprendiamo integralmente - interventi di Gabriele Rosa e Enrico Arcelli, che ricordano alcune felici intuizioni (in grande anticipo sui tempi) del compianto professore bresciano a riguardo della preparazione per la maratona".

Ringraziamo la redazione della rivista per questa segnalazione. Ricordiamo a chi fosse interessato a prenderne visione che "Atletica Studi" è disponibile sul sito della Federazione italiana www.fidal.it. Fra gli interventi di grande interesse pubblicati in questo numero la seconda puntata di un lavoro storico del nostro vicepresidente Marco Martini su "Militari brava gente". Sempre nel caso ci fosse qualche appassionato interessato al libro degli atti del Convegno, informiamo che ne abbiamo a disposizione ancora un po' di copie: contributo all'A.S.A.I. di 15,00 Euro (spedizione compresa), i dettagli per il versamento alla voce Benvenuti in ASAI.

Da parte nostra, cogliamo questa opportunità per invitare alla lettura del testo che Martini lesse in occasione del Convegno, dal titolo "Pala, piccone e microscopio", indicazione di un serio metodo di ricerca nel campo della storiografia sportiva. Un piccolo capolavoro, per chi lo vuol capire.

 

«Se la Ricerca invade sempre più l’attività umana,
non si tratta né di fantasia né di moda, né di caso.
Semplicemente l’Uomo, diventato adulto,
si trova irresistibilmente spinto a prendersi carico
dell’evoluzione della vita sulla Terra,
e la Ricerca diventa l’espressione stessa di questo
sforzo evolutivo, non solo per sussistere,
ma per essere di più»

L’11 aprile 1965, in un convegno di studiosi dell’atletica leggera italiana, nel suo intervento Bruno Bonomelli segnalava un clamoroso errore storico comparso sul primo degli annuari pubblicati dalla FIDAL, anno 1931, ad opera di Bruno Zauli. Sottolineava poi come l’abbaglio di Zauli fosse ricopiato pari pari sul secondo annuario apparso a cura della FIDAL, quello del 1950, opera di Pasquale Stassano, e ancora nel 1961 (rivista «Atletica» 27 maggio) in uno scritto del presidente FIDAL Giosuè Poli. E insisteva sulla importanza della ricerca per coloro che credono fermamente nell’idea di progresso3. Non era una critica buttata lì solo a effetto, ma come tutti sanno fu suffragata dai fatti, perché il bresciano fu il primo a compiere studi seri sul passato dell’atletica italiana.

Ora, la domanda è: possiamo dare ragione a Bonomelli sulla relazione tra ricerca e progresso umano? Soffermiamoci su un dato incontestabile: 150 anni fa i ricercatori erano pochissimi, e per lo più ritenuti degli «eccentrici»; oggi sono migliaia, sia nel campo storico sia in quello sperimentale, e molte volte anche associati e organizzati tra di loro. È grazie a questi individui che oggi l’Uomo è in grado di conoscere molto meglio di 150 anni fa il Fenomeno in cui si trova avvolto, e per la prima volta è potenzialmente in grado di indirizzarlo nel senso giusto. Se riuscirà a farlo o meno, dipende da quali saranno gli interessi che prevarranno. Gli studiosi possono, tramite le loro ricerche, segnalare i problemi e proporre le soluzioni, ma non gestiscono il potere. In un’èra scientifica come quella in cui viviamo, la ricerca è diventata comunque un tale elemento chiave da aver fatto il suo ingresso persino in un ambito che molti ritengono immutabile, quello spirituale. C’è infatti chi l’ha proposta come principale mezzo ascetico moderno, esprimendosi nei seguenti termini: una volta scoperto dalla Scienza che la vita è nata per evoluzione e che diviene sempre più cosciente dei meccanismi che la regolano, in questa evoluzione verso un Qualcuno in cui tutto trova significato e compimento, io avvicino me stesso e l’umanità intera a questa Persona Suprema verso cui tutto tende e in cui tutto si va raccogliendo, non più imitando il modello etnocentrico propostomi dalla tradizione ma, al contrario, gettandomi alla ricerca degli elementi che ancora non sono stati valorizzati (Pierre Teilhard de Chardin, Mircea Eliade).

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Last Updated on Thursday, 11 December 2014 13:40
 
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