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Trekkenfild numeri 115 e 116: in ritardo, ma comunque per doverosa completezza PDF Stampa E-mail
Sabato 08 Aprile 2023 00:00

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Un virus malefico, di incerta natura, ha messo al tappeto nelle ultime settimane la totalità dei redattori della nostra numerosa redazione. Quindi si è dovuto procedere un po' a singhiozzo. E, per strada, si sono smarriti gli ultimi due numeri di «Trekkenfild», la pubblicazione telematica con la quale abbiamo un rapporto di collaborazione. Li recuperiamo oggi, per dovere di completezza. Si tratta dei numeri 115 e 116, occupati quasi integralmente dalle vicende agonistiche dell'ulima parte della stagione in pista coperta, Campionati italiani e quelli continentali, segnati dall'ascesa del velocista toscano Samuele Ceccarelli e dalla discesa (momentanea?) del campione olimpico ML Jacobs. Pubblicazione che potremmo definire con espressione giuridica «atto dovuto» (una procedura che peraltro suscita non poche critiche nel mondo giudiziario). E adesso rimaniamo in attesa del numero 117, per recuperare il «passo».

Ultimo aggiornamento Sabato 08 Aprile 2023 07:32
 
Onorato Mulini, di Bagni di Lucca, classe 1934, si distinse nella corsa campestre... PDF Stampa E-mail
Giovedì 06 Aprile 2023 00:00

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Ci ha scritto, qualche tempo fa, la signora Giulietta Mulini. Chi è la signora Giulietta Mulini? La figlia di Onorato Mulini, un buon corridore di mezzofondo e corsa campestre fra la metà degli anni '50 e i primi anni '60. Onorato era nato a Bagni di Lucca nel 1934.«Ascoltavo mi babbo - dice con inconfondibile accento toscano la signora Giulietta - quando ci raccontava delle sue gare, delle trasferte in treno su e giù per l'Italia, avventurose in quegli anni, dei suoi avversari. Noi s'ascoltava ma non abbiamo mai preso nota di quel che ci narrava...». Onorato correva insieme a Luigi Conti, Antonio Ambu, Gianfranco Baraldi, Rino Lavelli, Franco Volpi, Francesco Perrone, Giacomo Peppicelli, Giambattista Martini, Giorgio Gandini, il toscano Edoardo Righi , Tommaso Assi, e tanti altri che, a quel tempo, rappresentavano l'élite del fondismo italiano, purtroppo un po' lontano dai valori medi internazionali, anche se qualcosa si mosse proprio in quegli anni.

La signora Giulietta vorrebbe tanto trovare qualcuno che ha conosciuto suo padre atleta (Onorato purtroppo è deceduto pochi anni fa), o qualcuno che conserva fotografie e ritagli di giornale sui quali è citato. La signora ha conservato qualcosa nella casa di Bagni di Lucca. E da lì viene la fotografia che correda queste righe: Onorato è quello a sinistra, maglia della gloriosa A.S.S.I. Giglio Rosso Firenze, numero 82. A destra un altro atleta con maglia sicuramente degli A.S.S.I. , numero 79, ma non siamo stati in grado di identificarlo con esattezza. Se qualcuno volesse aiutarci...magari proprio nella «famiglia» del club fiorentino. Per parte nostra, abbiamo promesso alla signora Giulietta che faremo ricerche sulle pubblicazioni di cui disponiamo per trovare riferimenti alla carriera di suo padre, che fu campione italiano di corsa campestre dei Terza Serie nel 1955, a Grosseto. E, magari, faremo un viaggetto nella bella Garfagnana per una visita alla famiglia Mulini. E coglieremo l'occasione per salire da Bagni di Lucca a quel gioiello che è Barga, inserita nella lista dei Borghi più belli d'Italia, ma soprattutto amata da Giovanni Pascoli, che gli dedicò la struggente poesia «L'Ora di Barga», dal suono delle campane della splendida torre del Duomo, superbo esempio di stile Romanico in Toscana.

Ultimo aggiornamento Sabato 08 Aprile 2023 17:00
 
Seriate - Navazzo, un gemellaggio ideale all'insegna dei libri e dello sport PDF Stampa E-mail
Mercoledì 29 Marzo 2023 14:04

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Che c'azzecca Seriate, alle porte di Bergamo, con Navazzo, frazione collinare di Gargnano, sul lago di Garda? Libri qui, libri là, libri di sport. Cimeli qui, cimeli là, sempre di sport. Ideatori due soci dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli": Paolo Marabini, il bergamasco, Ottavio Castellini, il gardesano acquisito. La passione è una sola, forte, solida, le radici che l'hanno fatta crescere differenti. Paolo ha voluto onorare la memoria di suo padre Nerio, una istituzione umana nel mondo del ciclismo bergamasco. Ottavio volle dare una casa alle migliaia di libri, riviste, cimeli, medaglie, manifesti, opere di artisti ispirate allo sport, che aveva cominciato a raccogliere fin da ragazzo, infettato dal virus prima dei Giochi Olimpici e poi dell'atletica leggera...era tanto tempo fa (ricordate la canzone di Eugenio Bennato?). L'avventura gardesana iniziò nel 2001 e la prima parte fu inaugurata nel 2005; poi, nel 2012, presente nientepopodimenoche il duplice campione olimpico cubano Alberto Juantorena Danger, la seconda parte. Oggi quella che ha preso nome di «Collezione Ottavio Castellini» occupa tutti e tre i piani dell'edificio in cui è messa a dimora. La «Biblioteca dello Sport Nerio Marabini» ha scelto invece uno sviluppo orizzontale, in una vasta sala ricavata in una ex fabbrica oggi riadattata, operazione di utilizzo di spazi che possono servire al «sociale», e quanto di più sociale di un museo-biblioteca dello sport?

Non ci sarà bisogno di scavare un tunnel come voleva una dottissima «ministra» dell'Istruzione Università e Ricerca (che obbròbbrio questi termini introdotti a forza nel nostro linguaggio...sindaca, assessora, ecc.) di qualche anno fa, la quale fece viaggiare i neutrini dal CERN di Ginevra al Gran Sasso, in Abruzzo, in un tunnel, ovviamente, inesistente. Una minchiata che fece ridere tutto il mondo. Niente tunnel dunque - per ora - fra Seriate e Navazzo, ma un flusso ininterrotto di particelle culturali e sentimentali che - questo è il nostro auspicio - alimenterà i due centri. Piccola aggiunta: la struttura museale gardesana offre ospitalità anche all'Archivio Storico dell'Atletica Italiana che ha lì la sua sede. Ovviamente ignorata dai padroncini del vaporetto federalatletico locale, regionale, nazionale, loro son troppo colti per abbassarsi ad osservare queste piccole realtà. Fanno il paio con gran parte (non tutti per fortuna, ne abbiamo sentita una brava a Seriate) dei politici e amministratori locali, che nelle nostre due province - Bergamo e Brescia - sono molto più interessati a mettere gli uccelletti nello spiedo (carni rosolate appunto in un lungo spiedo di ferro con contorno di passerotti) che a leggere o sfogliare un libro. Anche a Seriate ne abbiamo sentite di orbe...idee zero, proposte concrete zero virgola zero, stucchevoli polemiche contro il calcio che c'entravano come i famosi cavoli. E difronte ad un alto dirigente dell'Inter, amico della famiglia Marabini. Come se in una biblioteca sportiva non dovessero esistere libri di calcio...Un film già visto troppe volte, non stupisce, ma infastidisce comunque.

La giornata inaugurale a Seriate è stata un successo, di pubblico soprattutto, che non solo ha assistito alla cerimonia di inaugurazione ma ha affollato la sala anche nel pomeriggio. Tanti i campioni del ciclismo, sport che nella provincia di Bergamo ha un posto speciale nel cuore degli sportivi. Non ha fatto mancare la sua partecipazione il mondo dell'atletica, insieme anche ad altri sport. Tanta la curiosità attorno ai cimeli esposti. Lasciamo parlare le immagini, dicono più e meglio di tante parole. 

Bravo Paolo Marabini! Adesso vediamo se, insieme, riusciamo a trovare nel Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, figurati se poteva mancare la resilienza...) i fondi necessari per costruire il tunnel per far correre i «neutrini sportivi». 

Ultimo aggiornamento Domenica 02 Aprile 2023 17:41
 
Cultura e sport in festa a Seriate: apre la Biblioteca intitolata a Nerio Marabini PDF Stampa E-mail
Venerdì 24 Marzo 2023 14:00

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Aprirà le porte domani mattina, sabato 25 marzo, alle ore 10,30, nello spazio ricavato all'interno di una rimodellata struttura industriale, in via Libertà 29, a Seriate, la Biblioteca dello sport che porterà il nome di Nerio Marabini. Queste righe vogliono essere solamente una rinfrescatina di memoria semmai qualcuno dei nostri lettori volesse affacciarsi alla presentazione. Gli scopi, le carattersitiche e lo spirito che animano questa iniziativa sono stati da noi già proposti qualche giorno fa. Ne è stato tenace e appassionato promotore il figlio di Nerio, il nostro amico Paolo, giornalista da anni alla «Gazzetta dello Sport». E proprio il quotidiano sportivo ha dedicato una presentazione alla iniziativa del collega, articolo che riproduciamo (cliccare sopra e il testo diventa leggibile).

A Paolo - che è anche socio del nostro Archivio Storico - e alla famiglia Marabini esprimiamo i nostri più fervidi voti per il successo dell'iniziativa.

Ultimo aggiornamento Venerdì 24 Marzo 2023 15:21
 
Un grave lutto ha colpito il presidente della Associazione degli statistici spagnoli PDF Stampa E-mail
Mercoledì 22 Marzo 2023 16:31

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Un grave lutto ha colpito nei giorni scorsi il presidente della Asociación Española de Estadísticos de Atletismo (AEEA), professor José Javier Etayo: è deceduta la moglie Almudena Mejías Alonso. Due persone che alcuni soci del nostro Archivio Storico ebbero modo di conoscere ed apprezzare in occasione di assemblee annuali tenute a Madrid e a Barcellona. Con il gruppo spagnolo abbiamo sempre avuto buoni rapporti; spesso il prof. Etayo. accuratissimo ricercatore, ha aiutato qualche nostro socio nella ricerca di notizie e documenyi. Lasciamo il ricordo della signora Almudena alle belle parole di Miguel Villaseñor che pubblichiamo qui di seguito, in castellano. All’amico José desideriamo far giungere i nostri sentimenti di tristezza per il dolore che lo ha colpito. Sentimenti cui si uniranno, ne siamo certi, anche gli altri soci del nostro Archivio Storico dell’Atletica Italiana.

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Queridos compañeros,

probablemente muchos de vosotros habéis conocido la tristísima noticia por las redes sociales, el fallecimiento en la tarde del domingo de Almudena Mejías Alonso, esposa de nuestro presidente, José Javier Etayo. Hoy su cuerpo ya descansa en paz, esta mañana ha recibido cristiana sepultura en el Cementerio Sur de Madrid.

Almudena era Catedrática de Literatura Hispanoamericana en la Facultad de Filología de la Universidad Complutense de Madrid, y siempre estaba con sus clases, sus estudios, sus libros y  con su querida parroquia del Claret, pero para nosotros, los miembros de la Asociación, Almudena era Almudena Etayo, la mujer de Javier, y se ganó a pulso ser un miembro más de la AEEA, pues, dicho sea con humor, ese que tanto derrochaba, nos aguantó siempre y de qué manera, empezando por Javier, con nuestros números, nuestros boletines y libros y nuestras pesadas estadísticas. 

Almudena no faltaba nunca a la cita en asambleas y viajes. Siempre disfrutamos de su simpatía, de su conversación, de su viveza, de su cordialidad y de su sentido del humor. El pasado mes de octubre, en Barcelona, nos acompañó una vez más, no han pasado ni cinco meses pero parece que fue hace mucho más tiempo. 

Almudena afrontó su enfermedad con enorme entereza y nos ha dejado en paz, en paz consigo misma. Nosotros la recordaremos siempre, siempre estará en nuestra memoria y siempre estará en nuestros corazones. Quiero enviar en nombre de todos un fortísimo abrazo a Javier, a quien acompañamos en estos difíciles momentos.

Os adjunto una divertida de fotografía de Almudena y de Javier, así la recordaremos siempre. Descansa en paz, Almudena.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Marzo 2023 18:15
 
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